Allan da Gattuso: chiarimento, pace e super lavoro
NAPOLI - Sono bastate meno di 48 ore per far scoppiare la pace tra Allan e Gattuso. Il centrocampista brasiliano, che non è stato convocato per la trasferta Cagliari («perché non mi è piaciuto come si allenava»), ieri ha chiesto scusa al proprio allenatore e ha poi immediatamente risposto anche sul campo, sottoponendosi ad una seduta atletica intensissima per candidarsi per Brescia. Buone notizie per Hysaj: lieve distrazione del legamento mediale destro. Dovrebbe rientrare in una settimana.
Tutte le strade portano a Mertens: e in questo viaggio immaginifico, una specie di «Ciro» intorno al mondo, ora bisognerà scegliersi una vita e disegnarsela a propria immagine e somiglianza. Palazzo Donn’Anna è un luogo dell’anima, panoramico però ancor prima mistico: si può restare a scrutare l’orizzonte, a lasciare che lo sguardo si perda le confine sottile e impercettibile tra il cielo e il mare, e poi comunque un giorno, non presto e neanche tardissimo, sarà inevitabile lasciarsi andare e decidere come costruire il proprio futuro, cosa privilegiare. I soldi non sono (necessariamente) tutto, né a volte - a quelle dimensioni - aiutano a vivere esageratamente meglio: Mertens è lì, ora soffocato dalla felicità per quei centoventi gol, per la prospettiva di scolpire nel marmo il suo nome e trasformarsi in leggenda napoletana, ma anche la tentazione di aspettare che l’universo-calcio esca allo scoperto, lusingandone