LA ROMA NEL TUNNEL DISTACCO CHE BRUCIA
I giallorossi in classifica sono a -17 dai cugini lanciati nella corsa scudetto: è il punto più basso da quando la società è passata nelle mani del patron statunitense nel 2011 A Trigoria tutti aspettano il passaggio di proprietà E questa lunga fase di tr
La Roma è devastata dal momento d’oro della Lazio. E’ più difficile gestire la crisi con i biancocelesti che vanno così forte. La proprietà a stelle e strisce ha toccato il fondo. E’ il punto più basso da quando gli americani hanno rilevato la società da Unicredit, nel 2011. Neppure un trofeo in bacheca, contro i quattro conquistati dalla Lazio, che oggi lotta per lo scudetto. Per la Roma si preannuncia un nuovo anno zero, quello annunciato da Petrachi in pompa magna sta per rivelarsi un flop e bisogna ricominciare daccapo. La Roma è a meno 17 dalla Lazio e non ha più alibi. Lotito dimostra che si può essere competitivi senza follie e senza lo stadio di proprietà. E senza i 250 dipendenti che ha la Roma. Il distacco tra la società e la squadra è evidente. A Roma ci sono giocatori che non hanno mai visto Pallotta, che ormai manca da due anni. Assente non giustificato e contestato dai tifosi, anche quando non c’è e con striscioni esposti in ogni parte del mondo. Il passaggio di proprietà è vissuto dall’ambiente e da chi lavora a Trigoria come una liberazione. Questa fase di transizione è diventata troppo lunga e toglie concentrazione ed energie. Nella squadra è rimasto un solo romano, Pellegrini, si rischia di perdere il senso di appartenenza. Si è passati da un lungo periodo nel quale i leader della squadra erano Totti e De Rossi (con la breve parentesi di De Rossi e Florenzi), a quella attuale dove le chiavi dello spogliatoio ce l’hanno il bosniaco Dzeko e il serbo Kolarov.
DISTACCO RECORD. Il confronto in classifica tra le due squadre della Capitale è impietoso: con la vittoria sull’Inter la squadra di Inzaghi è arrivata ad avere diciassette punti di vantaggio sulla Roma, che a Bergamo ha collezionato la terza sconfitta consecutiva. Mai, nell’era Lotito, il distacco era stato tanto netto. Un divario importante, che certifica anche la difficoltà della Roma di rientrare in corsa per la qualicazione Champions, con l’Atalanta che ha sei punti di vantaggio. Inzaghi può stabilire il maggior vantaggio nei confronti della Roma nell’era dei tre punti a partita, che attualmente risale al 2000, l’anno dell’ultimo scudetto della Lazio. In quel campionato i biancocelesti diventarono campioni d’Italia con diciotto punti sulla Roma. In quella Lazio Inzaghi era in campo, mentre oggi guida la squadra dalla panchina.
INVERSIONE DI TENDENZA. Si infrange una tradizione consolidata, che vede la Roma spesso davanti alla Lazio nella storia della serie A, da quando il torneo si disputa a girone unico. La squadra giallorossa ha chiuso il campionato davanti alla Lazio 49 volte, contro le 26 in cui i biancocelesti si sono classificati meglio. L’ultima stagione con i biancocelesti davanti alla Roma è stata quella del 20112012, il primo dell’era americana, con Luis Enrique in panchina e DiBenedetto presidente. In questa stagione i confronti diretti tra le due squadre si sono conclusi con altrettanti pareggi. Nel derby di ritorno, disputato il 26 gennaio, neanche un mese fa, la Roma meritava di vincere. La squadra da allora ha solo perso e questo ha portato a una serie di tensioni interne, che porteranno al divorzio con Petrachi, forse anche prima della fine della stagione e a una valutazione su Fonseca rinviata a fine stagione. Quel derby poteva dare la svolta alla stagione della Roma, da quel giorno invece è cominciata la crisi.
Il maggior vantaggio sulla Roma risale al 2000, l’anno dello scudetto della Lazio