Fair Play: sarà chiesta all’Uefa una deroga
ROMA - Ieri Fienga e Petrachi si sono ritrovati a Trigoria e hanno affrontato i problemi della squadra. I rapporti sono formalmente buoni, anche se la conferenza stampa di mercoledì ha lasciato strascichi e tra i due ci sono confronti quotidiani. Adesso l’obiettivo comune è cercare di far ripartire la Roma, anche se il feeling non è più quello di qualche mese fa. Le operazioni di mercato firmate dal direttore sportivo non si sono rivelate tutte felici. Anzi. La Roma ha una rosa importante, il cui monte stipendi si aggira sui 160 milioni, ma sono rimasti giocatori che sono fuori dai piani di Fonseca e che guadagnano tanto, come Juan Jesus e Pastore. La formazione iniziale scesa in campo dall’inizio contro l’Atalanta aveva un’età media di 27,5 anni. Poi nella ripresa il tecnico ha mandato in campo i due giovani acquisti di gennaio, Perez e Villar. L’età media si è abbassata, ma la qualità non è salita. Anche il prossimo mercato non si preannuncia facile: la Roma dovrà rispettare i paletti imposti dal Fair Play Finanziario, anche se potrebbe essere all’Uefa la possibilità di accedere al voluntary agreement previsto per il cambio di proprietà. Senza la qualificazione in Champions la Roma sarà costretta a fare plusvalenze. Petrachi in questo periodo ha sondato il terreno per due giocatori in scadenza di contratto: Mertens e Bonaventura. Intanto sul fronte stadio per ultimare l’operazione di acquisto dei terreni di Tor di Valle, Vitek dovrà aspettare il mese di marzo, nel rispetto di alcune scadenze tecniche.