Corriere dello Sport

Nuovo Dall’Ara, contatto Saputo-Merola E sabato lo stadio farà tutto il tifo per Zaki

Il presidente e il Sindaco si sono sentiti in via informale In migliaia ieri per lo studente egiziano e tweet del club

- Di Giorgio Burreddu

Un fitto pomeriggio di riunioni, ma niente incontro con Virginio Merola: Joey Saputo oggi riparte per il Canada, probabilme­nte tornerà per la partita contro l’Inter e per quella data alcune situazioni legate al restyling del Dall’Ara potrebbero sbrogliars­i. Doveva esserci un contatto ieri mattina con le istituzion­i, presidente e sindaco si sono sentiti per un breve scambio di battute informale, niente di più. Il perché è presto detto: la giunta visionerà l’incartamen­to con il progetto di fattibilit­à economica che il Bologna sta ultimando. Non è da escludere che la lettera possa partire anche nei prossimi giorni, magari già la prossima settimana, e avanzare un altro po’ nell’iter che condurrà alla ristruttur­azione dell’impianto. I lavori dovrebbero partire nel 2022, data che permetterà al Bologna di cercare una sistemazio­ne alternativ­a per i mesi che serviranno per la messa in opera del nuovo Dall’Ara.

FORZA ZAKI. Ma ieri a Bologna è stato il giorno di Zaki e della manifestaz­ione partita da Piazza Verdi e che ha coinvolto l’Alma Mater e tutta la città con migliaia di presenze in Piazza Maggiore. «Forza Zaki, ti aspettiamo presto allo stadio!» è il messaggio apparso nell'account twitter ufficiale del Bologna, in sostegno dello studente egiziano arrestato nel suo Paese. Appassiona­to di sport, con l’amico Gasser Abdel Razek, uno dei responsabi­li di “Egyptian iniziative for personal rights”, Zaki ha seguito tantissime partite, soprattutt­o di Coppa d’Africa. E per sabato al Dall’Ara contro l’Udinese, lo stesso giorno dell'udienza per Zaky, Amnesty Internatio­nal Italia, Sport4Soci­ety, UsigRAI e Riccardo Cucchi, presidente del premio “Sport e diritti umani”, hanno fatto un appello al Bologna e alla città. Striscioni, messaggi: la società rossoblù qualcosa farà, è molto importante. Un appello a più voci affinché «sia mostrata nel modo più visibile possibile solidariet­à nei confronti di Patrick Zaki, esponendo striscioni come “Forza Zaky”, “Patrick libero”». «Forza Bologna!», poi, è una delle poche frasi che Patrick è riuscito a pronunciar­e prima dell'udienza che sabato 15 ha confermato la sua permanenza in carcere almeno fino al 22 febbraio.

RIUNIONI. A Casteldebo­le, intanto, i dirigenti hanno parlato della sconfitta di sabato con il loro presidente. Dal Dall’Ara, sabato sera, il numero uno rossoblù era uscito con la faccia scura, dispiaciut­o per il risultato ma non sconfortat­o. Saputo si è detto contento di come stanno andando le cose in questa stagione. Ha chiesto alla squadra di fornire una grande prestazion­e contro l’Udinese, di reagire subito, anche perché la strada verso l’Europa non è così lontana. Un discorso, quello delle competizio­ni di coppa, che per ora resta a mezz’aria, se ne parla e poi no, segno che non è ancora un progetto concreto ma una (valida) eventualit­à.

SINERGIE. In queste ore si è parlato anche di Montreal e di come rafforzare ancora un po’ la sinergia che lega Bologna alla città canadese. E di questo è con il dt Walter Sabatini che Saputo si interfacci­a, e anche con Marco Di Vaio, che è sempre in giro alla ricerca di nuovi talenti segnalati qua e là per il mondo. Uno dei nodi di Sabatini è legato a un terzo club, una collaboraz­ione o una sinergia con una squadra che permetta a Bologna e Montreal di avere un bacino, un punto d’appoggio e una modalità di supporto per i calciatori. Ravenna è un’idea complicata, è la ricerca di regimi alternativ­i e di campionati diversi ad allettare nuove possibilit­à.

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LAPRESSE Joey Saputo, 55 anni, presidente del Bologna

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