Corriere dello Sport

Psg con Icardi e Ney per sfatare la maledizion­e

I francesi da tre anni consecutiv­i sono eliminati agli ottavi di finale

- Di Lorenzo Scalia

Come una finale. E allora il Psg tira fuori l’artiglieri­a pesante a Dortmund per sfatare il tabù Champions, il grande obiettivo che sistematic­amente va in fumo agli ottavi da tre anni di fila. Niente mistero, zero pretattica per Tuchel: «Neymar giocherà certamente contro il Dortmund. Ovviamente il suo rientro cambia molte cose, per me, per Mbappé e per il resto dei compagni. Con la sua presenza abbiamo più qualità. Lui è molto fiducioso, sappiamo quanto può essere decisivo...». Il brasiliano è reduce da una contusione alle costole. Non ha giocato neppure un minuto a febbraio. Torna nel momento della verità, per prendere per mano una squadra che in Europa non è ancora riuscita a imporsi nonostante i soldi messi sul piatto dal presidente Nasser Al-Khelaïfi (la cifra sfonda il miliardo di euro) per vincere in Ligue 1 e fuori dai confini francesi.

ANCHE ICARDI. Molto probabile il 4-4-2 con Verratti in cabina di regia, con Di Maria e Neymar esterni e con il tandem Icardi-Mbappè lì davanti. Cavani, quindi, si dovrebbe accomodare in panchina. Tuchel conosce bene l’atmosfera che lo aspetta perché ha allenato il Borussia prima di andare a Parigi: «Sì, per me sarà speciale entrare in questo stadio. Abbiamo l’opportunit­à di dimostrare le nostre qualità».

OCCHI SU HAALAND. Dall’altra parte però bisogna fare i conti con i ragazzini terribili del Borussia Dortmund. Che in casa, lì sotto il muro giallo, non hanno mai perso in quesquadre sta stagione: 12 le vittorie di fila e 16 le gare consecutiv­e chiuse senza perdere. Durante il mercato, poi, è arrivato Haaland, che ha avuto un impatto devastante in Bundesliga segnando a raffica. «Si è adattato subito - conferma l’allenatore Lucien Favre - Anche in allenament­o, se spreca un’opportunit­à, si dispera. Mi piace la sua mentalità. Ha segnato tanto con il Salisburgo in Champions (8 gol), deve continuare così...». Il tecnico teme il Psg: «Sono finiti davanti al Real nel gruppo e questo dice tutto. Ma li abbiamo studiati e siamo pronti per questa partita. Alla fine conterà la nostra prestazion­e collettiva. La chiave per vincere? Stare attenti e compatti in difesa. Sarà importante conquistar­e quanti più palloni possibile e, quando ne siamo in possesso, mantenere la calma». Reus è il grande assente. Fiducia ad Hazard e Sancho come spalle di Haaland. Emre Can confermati­ssimo in cabina di regia.

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GETTY IMAGES Neymar, 28 anni
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