ROSSA, I PRIMI GIRI SONO TOP-SECRET
Porte chiuse, le immagini dei fotografi esaminate dagli ingegneri per l’approvazione
Ecco dopo la presentazione un altro passaggio carico di simboli e molto atteso, ancorché di scarso significato tecnico: i primi giri della Ferrari in pista. Avverrà oggi al Montmelò, prima che domani si aprano i test premondiali, sei giorni soltanto (19-21 e 26-28 febbraio).
Oggi solo video e foto promozionali, con gomme poco prestazionali e l’occasione di verificare il funzionamento generale dell’insieme-macchina, attiva per la prima volta su un circuito dopo il primo assemblaggio. Ieri è toccato a Renault, Haas e Williams, ma la Ferrari è chiaramente un’altra cosa.
NASCONDINO.
Non immaginiamo però i cento chilometri di oggi - fino a tanti se ne possono coprire, per regolamento - come una banalità. Tutto si svolge a porte chiuse: niente giornalisti e i fotografi presenti lavorano per la Ferrari. Tutti i loro scatti vengono poi consegnati alla direzione tecnica per un’azione di censura preventiva finalizzata a non svelare in anticipo segreti tecnici da celare, almeno finché è possibile. Solitamente nella nottata, tra le 22 e la mezzanotte, migliaia di scatti vengono esaminati per decidere cosa vada fermato e cosa possa essere usato a scopo promozionale o informativo. Non è poi escluso che una o due foto possano essere autorizzate già in giornata, per saziare la fame di informazione che sempre circonda la Rossa.
Presenti in pista i titolari, Sebastian Vettel e Charles Leclerc, ma anche Marc Genè che potrebbe fare da controfigura nella fase dei pit stop o anche in pista, a esempio per riprese di camera-car. Grande attività ci sarà anche per i meccanici con l’“attacca e stacca” degli adesivi, per effettuare riprese con il marchio Mission Winnow e senza, visto che in alcuni Paesi è vietata l’esposizione di brand anche indirettamente collegati al tabacco. Celiando, inviteremmo i tecnici a fare il confronto dei tempi cronometrici, visto che con il famigerato adesivo la cui traduzione letterale è “Missione vincere ora”, la Rossa è arrivata prima una sola volta: nel GP Usa ad Austin nel 2018, con Kimi Raikkonen.
L’AVVICENDAMENTO.
Da domani si farà sul serio: una giornata tutta per Vettel, giovedì Leclerc al mattino e Seb tornerà al volante nel pomeriggio, quindi il venerdì vedrà girare solo il giovane. L’avvicendamento è stato deciso dalla Ferrari per far provare prima la SF1000 al pilota con più esperienza e le cui scelte tecniche facevano da base nel 2019, poi per favorire il brain storming tra i due, con trasferimento reciproco di dati e indicazioni, e la possibilità di entrambi di accogliere i suggerimenti del compagno o prendere una propria strada nelle prime regolazioni.
L’attesa è tanta. Mattia Binotto ormai da mesi mette le mani avanti con la storia della «squadra giovane» e del fatto che «costruire un ciclo vincente richieda tempo». Tutto verissimo, ma nell’attesa sarebbe bello dare veramente filo da torcere alla Mercedes. E poi la Ferrari è l’unica squadra ad aver maledettamente bisogno di tornare iridata, mentre per le altre non è così: la Stella tedesca spazzola tutto da sei stagioni e l’intera Formula 1 ne attende solo lo scivolone, la Red Bull ha avuto la sua era tecnica tra il 2010 e il 2013 - dunque dopo l’ultima serie vincente della Rossa - e sarebbe clamoroso se si ripresentasse per una seconda volta all’incasso, in tempi così ravvicinati rispetto alla prima. Giovane, mettiti in coda e rispetta la fila.