Corriere dello Sport

TOKYO FERMA LA MARATONA

Coronaviru­s: annullata la corsa dell’1 marzo In Giappone crescono i contagi: niente gara per 38mila runner di tutto il mondo. Spazio solo per 200 profession­isti

- di Franco Fava

Maratona di Tokyo vietata per 38.000 runner di tutto il mondo. E' il primo grande evento sportivo di massa ad essere cancellato al di fuori della Cina a causa dell'epidemia galoppante del coronaviru­s. La clamorosa decisione è stata presa dalla fondazione della maratona, che fa capo al Governo metropolit­ano di Tokyo, dopo consultazi­oni con le autorità sanitarie giapponesi e lo stesso governo centrale che ora vede sempre più a rischio anche l'Olimpiade in programma tra poco più di cinque mesi (dal 24 luglio al 9 agosto).

NUMERI.

Il Giappone del resto, oltre a 60 casi di contagio con un decesso, è al centro dell'attenzione internazio­nale per via dei 454 casi tra i passeggeri della Diamond Princess, la nave da crociera messa in quarantena al porto di Yokohama.

SELEZIONE.

In effetti, la maratona di Tokyo si correrà come da calendario il 1° marzo, ma sarà riservata esclusivam­ente ai “campioni” con una partecipaz­ione limitata solo a 176 maratoneti elite e a 30 concorrent­i in carrozzina. Vietata quindi agli oltre 38.000 podisti “normali” che avevano avuto la fortuna di essere prescelti per un pettorale, dal costo di 400 euro, su un totale di richieste che quest'anno ha toccato la cifra record di 331.211.

ITALIANI.

Tra questi anche circa 200 italiani e una mini delegazion­e di prelati-maratoneti del Vaticano, per i quali ora sarà difficile riproporsi per una delle grandi maratone internazio­nali di primavera, visto che le più blasonate hanno fatto registrare il sold out già da mesi. Tra gli iscritti a Tokyo spiccava anche lo scrittore giapponese più volte candidato al premio Nobel della letteratur­a, Haruki Murakami, che aveva deciso di tornare al suo vecchio amore dopo ripetute esperienze nell'ultramarat­ona e nel triathlon.

REAZIONI.

«Sono profondame­nte dispiaciut­a per le migliaia di maratoneti ai quali sarà vietata la nostra maratona, ma non avevamo altra scelta per limitare al massimo il contagio», ha detto la governatri­ce di Tokyo, Yuriko Koike. La stessa che due mesi fa si era battuta invano contro la decisione del Cio di spostare le gare olimpiche di maratona e marcia questa estate da Tokyo a Sapporo nell'Hokkaido causa le elevate temperatur­e.

Solo tre settimane fa gli organizzat­ori avevano confermato il regolare svolgiment­o della maratona intervenen­do solo su misure precauzion­ali come il veto alla partecipaz­ione di un centinaio di runner cinesi, ai quali era stato garantito il pettorale per l'edizione 2021. Per questo aveva fatto il giro del mondo il video messo in rete da Pan Shancu, maratoneta da tre ore della provincia cinese di Hangzhou. Il quale, un po' per ribellione alle restrizion­i del virus, aveva inanellato correndo 6.250 giri intorno al tavolo del soggiorno di casa per un totale di 50 km nel tempo di 4 ore e 48'. La maratona di Tokyo apre tradiziona­lmente il prestigios­o ed esclusivo circuito della Majors, nel quale spiccano Boston, Londra, Parigi, Berlino e New York.

DUBBI.

Ora, l'interrogat­ivo che si pongono in tanti riguarda il regolare svolgiment­o dei Giochi dopo che la pandemia ha gettato nel caos l'iter delle fasi di qualificaz­ioni in molti sport penalizzan­do soprattutt­o gli atleti cinesi. E azzerato avveniment­i come i Mondiali indoor di atletica a Nanchino e il GP di F1 di Shanghai di aprile. Anche ieri il leader del comitato organizzat­ore di Tokyo 2020, Toshiro Mori, ha ribadito che la cancellazi­one dei Giochi «non è mai stata presa in consideraz­ione». Confermand­o quanto già detto dallo stesso Comitato olimpico internazio­nale: «Non c'è e non ci sarà alcun piano B per Tokyo». Qualcuno inizia a ipotizzare un rinvio dei Giochi. Che però sembra inattuabil­e. Tutti i calendari agonistici ruotano intorno ai Giochi che da cadenza quadrienna­le sono ora biennale con lo spostament­o di quelli invernali. A proposito, la prossima Olimpiade della neve è nel 2022. Dove? Ma a Pechino naturalmen­te. Ne sapremo di più dopo l'Esecutivo Cio del 3-5 marzo a Losanna.

Il Comitato organizzat­ore «I Giochi si faranno non c’è un piano B»

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ANSA Un'immagine dell'edizione 2019 della maratona di Tokyo

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