MODENA FORZA 10 «SIAMO ALL’INIZIO»
Leo Shoes, che numeri: nel 2020 sono arrivate solo vittorie! Il tecnico Giani «Vogliamo vincere altri scontri diretti»
Eadesso chi la ferma più la Leo Shoes? Perché dieci (che sta per le vittorie di fila) non sarà il numero perfetto, ma è una cifra tonda tonda, di quelle che restano e che si cristallizzano. E che magari fanno svoltare una stagione che è stata per ora fatta di alti (tanti) e di qualche basso, in attesa di incidere caso mai il proprio nome su qualche trofeo e guarda caso sono ancora tre quelli in palio, sempre a proposito di numeri perfetti.
Poi vincere a Trento, che per Modena non è mai una passeggiata, anzi, sul flex dell'Itas i gialloblù non vincono quasi mai: nei playoff era successo nel 2016 e poi guarda caso sarebbe stato scudetto contro Perugia. L’ultima vittoria ai piedi delle Dolomiti in regular season era arrivata esattamente sei anni prima, il 16 febbraio 2014, a proposito di corsi e ricorsi storici. Poi il 3-1 dell’altro ieri, sicuro, con Zaytsev che parte malissimo e poi diventa lo Zar, l’ex Mazzone che alza bandiera bianca prima del via e Bossi che non lo fa dimenticare e “quei due” in banda, Anderson-Bednorz talmente forti che Angelo Lorenzetti, uno che a Modena amano come la Ghirlandina, sta ancora lì a stropicciarsi gli occhi per l’incredulità: uomo di sport ha ammesso la forza gialloblù. Ma non solo. Modena che vince e che di conseguenza si lancia verso il primo vero obiettivo stagionale, la Coppa Italia di sabato e domenica, una Leo Shoes spaziale che battendo l'Itas blinda anche il terzo posto e si prende una vittoria fondamentale per inseguire ancora l’ipotesi di aggancio a Lube e Perugia, ipotecando allo stesso tempo la partecipazione alla prossima Champions League. Zaytsev e compagni che giocano la partita perfetta imprimendo il settimo sigillo consecutivo in campionato e allungando come si diceva a dieci la striscia di vittorie di fila, considerando anche Coppa Italia e Coppa Cev (nelle due gare degli ottavi contro la Vk Ostrava).
Andrea Giani, che guidato proprio da Lorenzetti vinse lo Scudetto a Modena nel 2002, gongola. Il "Giangio" non è parso sorpreso per la vittoria ma da come è maturata probabilmente sì, in quanto è stata la sicurezza dei suoi a meravigliarlo: «Abbiamo ottenuto una grande vittoria perché abbiamo giocato contro una squadra fortissima - ha detto Andrea Giani - Avere conquistato tre punti in quel palazzetto è stata tanta roba, una sfida difficile in cui tutte e due le squadre si sono alternate in testa e noi siamo stati bravi ad esprimere un livello alto di gioco nei momenti fondamentali. E poi? Abbiamo difeso molto bene, nel quarto set abbiamo ritrovato la battuta, che per noi è un fondamentale importante». Per il gigante di Sabaudia la vittoria di Trento vale doppio. «Sì, perché queste sono le vittorie più importanti, in quanto ti fanno capire che il lavoro che stai facendo ti porta a stare ad alto livello. Ma tutto questo non sarebbe stato nulla senza le giocate dei nostri campioni: Zaytsev non aveva iniziato bene la gara, poi ha saputo dare quel qualcosa in più che ha permesso alla squadra di uscire con i tre punti. Perché stiamo facendo così bene? Perché ci stiamo allenando molto bene, per fare delle cose speciali che ci permettano di vincere gli scontri diretti contro le altre big di questo campionato». Sembrerebbe una ricetta semplice, ma è più facile quadrare un cerchio. E ora sotto con la Coppa: Giani guiderà i suoi nel fine settimana all’Unipol Arena di Bologna dalle semifinali di sabato contro Perugia, si parte alle 18, e poi si vedrà. Ma di certo viatico migliore per i gialloblù non ci sarebbe potuto essere.