FRIEDKIN HA FRETTA
Roma, il passaggio di proprietà è alle battute finali: il magnate della Toyota preme per chiudere subito Entro la fine del mese attesa la svolta sullo stadio
Dan Friedkin è innamorato di Roma e si sta innamorando anche della Roma, dicono le persone che lo affiancano in questa operazione che va avanti da quasi sei mesi. Il futuro presidente giallorosso vuole chiudere, è determinato ad andare avanti, per la firma ormai è questione di giorni, forse di ore, di sicuro entro il week end. Da questa settimana il magnate texano si sta informando sul calcio italiano, sugli stadi vuoti, sulle preoccupazioni per il Coronavirus, che sta paralizzando il Paese, ma è intenzionato a portare a termine il suo investimento di oltre settecento milioni, nonostante la crisi economica internazionale che ha rallentato inevitabilmente l’affare. Una volta firmati i contratti preliminari potrebbe arrivare in Italia, per fare il punto della situazione con gli avvocati dello studio legale che lo assiste in questa complessa trattativa.
L’analisi dei documenti della
As Roma e delle dodici società che compongono la sua galassia è conclusa. Gli avvocati sono stati scrupolosi e hanno voluto vedere tutti i contratti. Friedkin è pronto a presentare l’offerta vincolante, dopo aver convocato il Cda della sua società. Con Pallotta aveva già raggiunto l’accordo alla fine del 2019, si tratta solo di aggiornarlo e fare il passaggio formale per arrivare all’offerta vincolante. Per il closing poi bisognerà aspettare il parere dell’Antitrust e il lancio dell’Opa per il flottante delle azioni che sono sul mercato. Gli avvocati stanno lavorando sul signing da mesi e neppure il Coronavirus ha fermato il magnate texano, che ha valutato anche l’opportunità di chiudere l’operazione in un momento in cui l’impatto mediatico potrebbe non avere il risalto che merita. Friedkin è pronto a sbarcare nel calcio italiano, nonostante le restrizioni che allontanano i tifosi dagli stadi. Dan si occuperà in prima persona della società e un ruolo di primo piano lo avrà il figlio Ryan, appassionato di calcio e di cinema.
SMART WORKING A TRIGORIA. Anche la società ha deciso di prendere precauzioni. Da oggi sarà varato lo smart working, sia a Trigoria che negli uffici di via Tolstoj. Con una turnazione che è stata organizzata ieri, ogni giorno due terzi dei circa 250 dipendenti lavoreranno da casa. Per ridurre al massimo le possibilità di contagio ai giocatori. C’è massima attenzione al problema da parte della società e dell’allenatore. In attesa di Friedkin, Fonseca non ha cambiato il programma di lavoro in vista della partita contro il Siviglia. Ieri il tecnico ha festeggiato il suo compleanno a Trigoria solo con un brindisi.
DIRETTORE SPORTIVO. Intanto prosegue il casting per il direttore sportivo della nuova gestione Friedkin. Negli ultimi giorni Petrachi ha ripreso quota, ma sarà il magnate texano a decidere il suo futuro e molto dipenderà naturalmente dai risultati della squadra. Per la sua suc
Il futuro presidente è molto determinato e presto sarà in Italia con il figlio
È cominciato lo smart working a Trigoria per limitare il rischio di contagio
cessione restano valide alcune candidature. La prima scelta sarebbe stato Berta, ma l’italiano dell’Atletico Madrid ha fatto sapere di non essere disponibile a trasferirsi, resterà in Spagna. E’ ancora in corsa Faggiano, diesse del Parma, compare di nozze di Conte che gli ha promesso di portarlo all’Inter. Un altro profilo preso in considerazione è Carli, vicinissimo alla Roma del dopo Sabatini e oggi al Cagliari. Se Paratici lasciasse la Juve rappresenterebbe la soluzione ideale, ma comunque è un’ipotesi molto difficile e poi avrebbe all’estero soluzioni di più alto profilo rispetto alla Roma. In ogni caso sarà decisivo il parere del supermanager che affiancherà Friedkin nella sua prima esperienza nel calcio italiano.
Toto diesse: Berta dice no in corsa anche Faggiano e Carli