«IO ESAGERATO? ANZI, LEGGERO»
Il n. 1 dell’Inter ribadisce i concetti del tweet contro la Lega Zhang: Le parole non sono mai troppi forti se si parla della tutela della salute pubblica. Lo so bene
Orgoglioso ed impaziente della sfida allo Stadium, anche se non sarà decisiva. «Perché in un campionato così lungo, ogni partita è decisiva». Ma se il derby d'Italia torna ai fasti del passato, il merito è soprattutto di Antonio Conte. «Migliorando il livello della squadra, nel suo complesso, Antonio ha fatto sì che assisteremo ad una partita di qualità superiore. E questo è un bene per tutto il calcio italiano». A Londra, ospite di un convegno sul business nel cacio, Steven Zhang è tornato anche a riflettere sull'emergenza COVID-19, o meglio sulle polemiche che ne sono seguite, anche per le sue dichiarazioni su Paolo Dal Pino, presidente della Lega, definito «un pagliaccio». Un giudizio sferzante per il quale il n.1 nerazzurro rischia un deferimento. Ma Zhang, neppure di fronte ad una platea inglese di addetti ai lavori, ha voluto ritrattare le sue parole, limitandosi a chiarire il suo pensiero. «Le parole non sono mai troppo forti quando di mezzo c'è la tutela della salute pubblica ha spiegato il presidente interista Quando c'è stato proposto di posticipare la partita (contro la Juventus, ndc) di un solo giorno, da un punto di vista morale ho ritenuto che fosse completamente sbagliato. Chiunque ha potuto vedere come le procedure di contenimento del virus messe in atto in Cina siano state di successo. Ritengo che la sicurezza e la tutela della sanità pubblica siano la cosa più importante. Non ci possono essere compromessi in questo senso». Giuste, dunque, le ultime ordinanze stabilite dal governo italiano, che ha imposto un mese di partite a porte chiuse a cominciare dal prossimo turno. «Dobbiamo sempre trasmettere un messaggio positivo ha aggiunto il presidente dell'Inter - assumendoci le nostre responsabilità davanti alla gente. Non dobbiamo mai scordare che l'impatto delle nostre decisioni è globale. Non fa parte della mia educazione trascurare queste conseguenze. E il governo italiano ha preso la decisione giusta, per la tutela della salute pubblica». Anche se - è inevitabile - la chiusura degli stadi causerà contraccolpi economici ai club sotto forma di mancati incassi. Un danno che subiranno le società di calcio così come - ha spiegato Zhang - qualsiasi altro esercizio commerciale. «Ci saranno delle conseguenze economiche, ma in questo momento non devono né possono rappresentare una priorità nelle scelte che prendiamo, non possono condizionare il processo decisionale». Meglio allora pensare positivo, lasciarsi alle spalle le polemiche degli ultimi giorni, e proiettarsi al futuro prossimo, che dovrà certificare la crescita dell'Inter. «Da quando il mio gruppo ha acquistato l'Inter, la società è cresciuta sotto ogni punto di vista. Come valore assoluto, come fatturato, e anche come risultati - ha concluso Zhang - Il nostro obiettivo è sempre stato uno solo, competere per i risultati più prestigiosi. E fino a quando non saremo a quel livello non potremo ritenerci soddisfatti».