Petagna e il tris vincente
Da un lato la tradizione negativa dei lunch match, che in 10 precedenti ha visto la Spal uscire vittoriosa una sola volta (a Crotone un paio di stagioni fa) e incamerare 4 pari a fronte di 5 ko, di cui l’ultimo un mese fa contro il Sassuolo. Dall’altro quella decisamente positiva che vede nel Parma la vittima preferita dei biancoazzurri, sempre battuto nei tre precedenti nelle massima serie. In mezzo, o dovunque voi preferiate, c’è la consapevolezza che il treno del Tardini è forse l’ultimo sul quale può saltare la Spal, destinazione salvezza. E per una partita di tale rilevanza c’è bisogno anche e soprattutto di affidarsi agli uomini che più degli altri hanno dimostrato di potersi rivelare decisivi. Due pedine agli antipodi: Etrit Berisha da un lato, Andrea Petagna dall’altro.
QUESTIONE DI GOL. Il portiere albanese è uno dei migliori per rendimento dell’intera Serie A. Vero, ha incassato parecchi gol, tanto che con 44 reti subite è quello che ne ha prese di più tra tutti i colleghi. Ma è anche tra i leader del campionato in fatto di parate, dato che evidenza come la scelta di puntare su di lui per il dopo Meret (in mezzo sono transitati Gomis e Viviano) si sia rivelata azzeccata. Solo in due occasioni però Berisha ha saputo mantenere la porta inviolata: successe nella gara d’andata, vinta per 1-0, e nello 0-0 di Udine. Blindare la porta sarebbe il primo passo per provare una risalita difficile e complicata, ma (numeri alla mano) ancora possibile. Al resto dovranno contribuire i gol di Petagna: decisivo all’andata, dopo aver siglato le prime due reti dell’era Di Biagio l’attaccante punta ad andare a segno per la terza gara consecutiva, eguagliando la sua miglior striscia in maglia spallina risalente alle tre gare contro Atalanta, Fiorentina e Sassuolo della passata stagione.