Una Fiorentina 4 per 40 per superare l’incertezza
I prossimi quattro turni saranno decisivi per arrivare in fretta alla quota salvezza
Slittamento era stato auspicato e slittamento sarà (così pare). Del calendario, ovviamente, e quindi la Fiorentina intanto riparte di sicuro da Udine e da quel viaggio a vuoto che cominciava una settimana fa col trasferimento in Friuli dopo l’allenamento. Ma riparte anche con la certezza che si era portata dietro già venerdì scorso: questo è un mese decisivo per chiudere la questione relativa alla salvezza e proiettarsi così già alla prossima stagione intervenendo, ad esempio, sulla struttura tattica come non è stato possibile finora essendo un’altra la priorità.
MESE DECISIVO. A proposito di certezze: Udinese in trasferta domenica pomeriggio e fin qui nessun dubbio alla luce della comunicazione ufficiale. Poi, stando a quanto emerso, se lo slittamento sarà confermato nella successione originaria degli eventi, la squadra di Iachini proseguirà con il Brescia al Franchi, la Lazio all’Olimpico e il Sassuolo ancora a Firenze, anche se la distinzione tra casa e fuori diventa una mera specifica logistica fino alla sfida con l’attuale capolista, perché saranno tutte partite a porte chiuse come stabilito dal Decreto del Consiglio dei Ministri. Diverso invece il discorso che riguarda il Sassuolo: se non ci dovessero essere ulteriori restrizioni decise dalla Lega di Serie A su indicazione del Governo, la gara contro i neroverdi per Pezzella e compagni avrebbe di nuovo il contorno e il sostegno del pubblico amico. Comunque sia sono quattro partite, caratterizzate dalla montagna-Lazio, in cui la Fiorentina vuole costruire una classifica migliore che la metta al riparo negli ultimi 7-8 turni da patimenti e rischi ben conosciuti per l’epilogo dello scorso campionato.
QUOTA 40. Quattro partite, dodici punti in palio e un obiettivo: avvicinare sensibilmente quota 40. Giorno più, giorno meno, un mese per uscire in maniera definitiva da una situazione di classifica che a fine dicembre aveva suscitato più di una preoccupazione, tanto da culminare nell’esonero di Montella e l’arrivo di Iachini sulla panchina viola. Un’impennata a gennaio e un po’ di alti e bassi a febbraio hanno dato forma all’attuale graduatoria che tiene la Fiorentina ad una certa distanza dalla zona dove si lotta per non retrocedere, ma non la mette al riparo del tutto e il tecnico marchigiano ha sempre dato dimostrazione di grande onestà intellettuale anteponendo il raggiungimento della quota salvezza a tutto il resto. Da qui l’esigenza di imprimere una forte accelerazione al cammino sfruttando appunto il calendario: pur con tutte le cautele del caso, la possibilità adesso c’è. Iachini ha recuperato alla condizione migliore i calciatori che ad inizio d’anno avevano accusato qualche problema fisico (da Chiesa a Cutrone, da Badelj a Vlahovic) e ha potuto completare l’inserimento degli acquisti di gennaio, altro elemento imprescindibile per ottenere i risultati desiderati. Udinese, Brescia, la montagna Lazio da scalare in un Olimpico però vuoto e infine Sassuolo, sempre giova ribadirlo se il calendario sarà confermato nella sua connotazione originaria ancorché spostato in avanti di una settimana: questo è il “momento” da cogliere al volo da parte della Fiorentina, poi sarà tempo di pensare al futuro.