Boga, Azmoun e Mateta: l’attacco extra large è ancora da rafforzare
Quattro centravanti e cinque esterni già in rosa, ma il Napoli progetta il futuro
Giorni
Le panchine
Milioni
Meglio abbondare: e ci sono già quattro centravanti e cinque esterni offensivi, quanto basta per pensare seriamente al futuro, in qualche modo ipotecarlo o comunque indirizzarlo, perché il mercato - si sa - va preso in contropiede o anche attaccandolo frontalmente, dipende dai momenti. Il Napoli a prova di bomber si è portato un po’ di lavoro avanti, ha acquistato Petagna (venti milioni cash) e lo ha lasciato in prestito alla Spal, poi ha guardato dentro di sé e ha riscoperto di avere ritrovato il feeling con Mertens, centoventuno reti e un futuro da re che andrà certificato attraverso la laboriosa firma di un contratto ch’è stato abbozzato domenica, a pranzo, con De Laurentiis: ma il pallone rotola, e le storie cambiano, ne succederanno delle belle da qui al prossimo agosto e intanto il giro di perlustrazione non si è interrotto, il Napoli è stato ripetutamente in Germania per verificare i progressi di Jean Philippe Mateta (22), centravanti francese che è rientrato con il Mainz dopo un lungo infortunio. È stata un’idea di gennaio, sfiorita dinnanzi alle difficoltà fisiche del momento. Ma Giuntoli ha inviato i propri 007 anche in Russia, per la precisione a San Pietroburgo, incuriosito dalle prestazioni di Sardar Azmoun (25), undici gol nella sua stagione con lo Zenit, iraniano che sta imponendosi e che si è ritrovato nella lista del Napoli.
COSA SARÀ. Ci sono cose che si annusano, altre che sembrano scontate, qualcuna che stupisce, come la virata di Dries Mertens, ormai a un passo da un accordo che è stato abbozzato e che ha bisogno di essere ratificato. Ma José Maria Callejon, che andrà in scadenza a giugno, non pare destinato a stravolgere le previsioni del mercato: il Valencia crede in lui, è pronto a offrirgli un triennale e anche la corsia di destra del proprio sistema di gioco. E quando cominceranno a scivolare i titoli di coda sul settennato di Callejon, a quel punto il Napoli avrà già cominciato a guardarsi intorno, consapevole di avere in Politano un esterno di talento al quale affiancarne un altro. C’è Jeremie Boga del Sassuolo (23) che interessa e anche tanto: c’è stato modo di parlarne e si troverà il pretesto per (ri)farlo ancora.
GLI ADDII. Younes non ne ha voluto sapere di andare a giocare a gennaio, né a Torino e né dove ci fosse una possibilità: il suo biennio napoletano si chiuderà senza acuti, tranne la percezione di un talento che è rimasto lì, soffocato dagli infortuni che ne hanno ostacolato l’esplosione. La quantità di attaccanti in organico, adesso, rende poco agevole anche l’esistenza di Fernando Llorente, che ha cominciato benissimo e poi si è ritrovato travolto dai ballottaggi: ha ancora un anno di contratto e un mercato che lo guarda con simpatia.
TOP CLUB. Non è semplice scrutare l’orizzonte per Lozano e per Milik, che hanno un valore assoluto rilevante: i 50 milioni investiti un anno fa per il messicano non possono essere bruciati neanche in parte e la fiducia di Ancelotti nell’esterno sudamericano è una probabilità di trattativa, mentre dalla Spagna arriva l’eco che lo speedy gonzales del Napoli piace anche all’Atletico Madrid. Milik si libererebbe nel giugno del 2021 a costo zero, ma impossibile sospettare che un attaccante di quel livello voglia attraversare una intera stagione aspettando che scada il contratto: non ci sarà rinnovo, dopo che è stata rifiutata la proposta di De Laurentiis da quattro milioni di euro, e bisognerà verificare la bramosia degli investitori, per un bomber che il Napoli (ovviamente) non svenderà.
L’ORO DI NAPOLI. Insigne è il capitano e ormai anche la bandiera, è uscito - insieme agli altri - dalla fase più critica, l’ha fatto mostrando una personalità che può spalancargli quel mercato per lui rimasto aperto anche nell’estate scorsa. La sua storia è controversa, perché nel caso in cui si aprano spiragli sarà ovviamente il cuore a decidere: e a quello non si comanda.
Callejon in scadenza a giugno è vicino al Valencia: pronta un’intesa triennale