Corriere dello Sport

SCELTA BOLOGNA BARROW UOMO IN PIÙ

Doveva andare a Dortmund Ora vive con il fratello e pensa solo al rossoblù L’attaccante si sente a casa e tutti apprezzano la sua crescita: ecco come è svanita la Champions e i segreti della sua nuova vita

- Di Claudio Beneforti

Il giovane attaccante del Gambia che nel giro di poco più di un mese ha conquistat­o Bologna avrebbe potuto giocare oggi in Champions League, solo se Gian Piero Gasperini avesse dato la sua autorizzaz­ione alla cessione. Siamo nell’estate del 2018, nei mesi precedenti si sono interessat­i a Musa Barrow anche Fabio Paratici, Walter Sabatini (allora coordinato­re dell’area tecnica del gruppo Suning, di cui fanno parte Inter e Jiangsu) e Frederic Massara, a quei tempi direttore sportivo della Roma. La società in questione è il Borussia Dortmund, Barrow piace da morire al tecnico svizzero Lucien Favre, appena sbarcato in Bundesliga dopo i due anni passati al Nizza. In Italia arriva Markus Pilawa, braccio destro (e anche capo coordinato­re scouting) del direttore sportivo Michael Zorc, che incontra sia i dirigenti dell’Atalanta che Luigi Sorrentino, l’agente del ragazzo del Gambia. L’offerta di Pilawa a nome del Borussia è sontuosa: 20 milioni di euro più 10 di bonus. I Percassi gli fanno sapere di essere pronti a sedersi attorno a un tavolo ma accade che Gasp non è convinto del tutto di lasciarlo partire, credendo infinitame­nte nelle qualità del giovane attaccante, informa sia il presidente che l’amministra­tore delegato della Dea e di conseguenz­a l’affare salta.

QUEL BENEDETTO NO DI GASP. Con il trascorrer­e dei mesi sia Barrow che Sorrentino si sono fatti scivolare addosso tutto quel bendiddio, felici come sono di aver chiuso questa operazione con il Bologna, ma in quei giorni entrambi nel loro rispettivo ruolo avvertiron­o di aver perso una grande opportunit­à, e attenzione, non solo a livello economico, considerat­o quello che è lo spessore del Borussia Dortmund sia come società che come squadra. Va detto che il Bologna ha voluto fortemente Barrow dopo aver avuto la benedizion­e al suo acquisto da parte di Sinisa ma anche Musa ha voluto a tutti i costi il Bologna, e dal primo momento Sorrentino ha lavorato in questa direzione sia con Luca Percassi che con Giovanni Sartori. Anche perché non va dimenticat­o come a un certo punto il Torino abbia cercato di strapparlo al Bologna, con il suo direttore sportivo Massimo Bava che chiamava quasi quotidiana­mente agente e dirigenti della Dea, volendo accontenta­re Walter Mazzarri. Probabilme­nte

se da una parte questa irruzione del Toro ha costretto il Bologna a dover pagare Barrow 13 milioni più 6 di bonus, da un’altra il fatto che il ragazzo del Gambia non abbia mai cambiato idea sulla scelta da fare per il suo domani ha consentito a Walter Sabatini e a Riccardo Bigon di poter arrivare alla quadratura del cerchio. Che, almeno a distanza di poco più di un mese, ha reso felici tutte e due le parti.

PIATTI AFRICANI E BRASILIANI. Sì, perché anche Barrow ha legato da subito sia con Sinisa e la squadra che con il popolo rossoblù. Il ragazzo del Gambia è andato ad abitare con suo fratello Abdulai, 35 anni, in pieno centro storico nella casa che era di Blerim Dzemaili. Abdulai è anche un grande cuoco, almeno a sentire quello che assicura Musa, e prepara al fratello piatti tipici africani, a base di riso e pesce o di riso, carne di manzo e pollo. Quando giocava nell’Atalanta il ristorante preferito da Barrow era messicano, qua a Bologna si è buttato sul brasiliano, nelle vicinanze del centro tecnico di Casteldebo­le. Musa è un ragazzo estremamen­te timido ed educato, che quasi rimase senza parole quando Sinisa lo chiamò per la prima volta dicendogli di portarsi dietro i parastinch­i perché nel Bologna anche ogni allenament­o è una battaglia. Barrow gli rispose che non c’erano problemi qua

Il no di Gasperini nel 2018 gli chiuse le porte del Borussia ma non fece drammi

Subito sì a Sinisa: il tecnico ha già avuto un ruolo molto importante

Educato e timido: così ha conquistat­o anche i compagni E ora sogna in grande

si con un filo di voce. Credeteci, lo fece soprattutt­o per rispetto nei confronti del suo nuovo allenatore e non per il timore di quello che lo aspettava, perché anche a Zingonia con Gasperini tutti i giorni sono terribilme­nte duri e faticosi.

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SCHICCHI Musa Barrow (21 anni) attaccante gambiano arrivato al Bologna dall’Atalanta nel gennaio di quest’anno
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