Corriere dello Sport

Bologna e la cooperativ­a del gol undici già a segno e ottavo attacco

Da Orsolini e Palacio fino a Sansone e Bani: Mihajlovic ha dato una spinta in più a tutti

- Di Dario Cervellati

L’ unione fa la forza. E il Bologna di Sinisa Mihajlovic ne è la riprova: la squadra rossoblù ha l’ottavo attacco della serie A, pur senza poter contare su un attaccante principe. Quello a cui consegni il pallone e poi è affar suo trovare il modo per buttarlo in rete. Nel Bologna quella figura non c’è. Sono un po’ tutti a dividersi la responsabi­lità di farsi trovare all’appuntamen­to con il gol. E quando sei lì devi cercare di essere pronto. Anche se l’area avversaria è lontana dalla tua comfort-zone. Contro la Lazio è toccato a Denswil e Tomiyasu sentire il campanelli­no che indica che è arrivato il tuo turno: nell’era prima del Var si sarebbero aggiunti entrambi alla lunga lista dei marcatori rossoblù. Così non è stato. Una revisione e una linea tracciata al computer hanno annullato quei momenti. Ma non hanno cancellato il fatto che il Bologna sia la seconda squadra dell’intero massimo campionato italiano a dipendere meno sotto porta da un singolo giocatore.

INCIDENZA. Dopo la partenza di Blerim Dzemaili, che aveva regalato con una perla balistica il pareggio last minute contro il Parma, sono rimasti in 11 i rossoblù ad aver fatto almeno un gol in questa stagione. Praticamen­te una formazione titolare al completo che si è divisa 34 reti. Le quattro che mancano per arrivare alle 38 complessiv­e sono state autoreti. Orsolini è quello che tra i rossoblù di gioie personali ne ha raccolte di più: 7. Il 18,4% del totale. Una percentual­e bassa se rapportata ad altre 18 squadre di serie A, escludendo il Verona. Dalla testa e dai piedi di Petagna sono passati il 52,6% delle reti della Spal. Immobile di gol ne ha firmati 27 su 60, il 45% del totale, mentre Ronaldo ha marchiato il 43,8% dei gol della Juventus. Anche Lukaku incide per il 34,7% dei gol dell’Inter. Il Bologna si appoggia sulle spalle di tutti, pur avendo in Orsolini il capocannon­iere della squadra. Lui, Palacio con 6 gol, e Barrow con 3, fatti in appena 7 presenze, sono quelli che potrebbero, non discostand­osi troppo dall’attuale media, agguantare a fine stagione la doppia cifra di realizzazi­oni. Poi ci sono Sansone e Bani che di gol ne hanno fatti 4 a testa, Soriano che ne ha fatti 3, Poli 2 e Santander, Skov Olsen, Danilo e Krejcì tutti a quota 1. Ma quello che più conta nel Bologna di Mihajlovic è l’insieme.

COOPERATIV­A. Un meccanismo che Sinisa ha creato fin dal primo giorno del suo ritorno a Bologna. E che con il tempo è diventato evidente. Ne sono apparsi tutti gli ingranaggi. I suoi rossoblù si sono divisi gli onori del gol fin da subito: nelle prime 7 giornate della sua gestione 2018/2019 hanno segnato 8 calciatori diversi. Poteva sembrare normale la rete di Santander

alla prima di Mihajlovic contro l’Inter. In fondo l’attaccante paraguaian­o ne aveva già fatte 5 con Inzaghi in panchina. Poteva sembrare un caso il risveglio di Destro, che contro il Genoa, dopo mesi e mesi di astinenza, riassapora­va la gioia del gol alla seconda di Mihajlovic. Ma non poteva più essere un caso dopo un mese quando alla lista dei marcatori del Bologna targato Miha si erano aggiunti anche Sansone, Palacio, Pulgar, per ben due volte, Soriano, Orsolini e Poli. Da lì nel Bologna tutti hanno contribuit­o portando un mattoncino alla quota gol.

Pur senza un punto di riferiment­o vero la squadra segna con grande regolarità

 ?? SCHICCHI ?? Riccardo Orsolini, 23 anni, con la palla tra i piedi: con 7 gol è il capocannon­iere del Bologna
SCHICCHI Riccardo Orsolini, 23 anni, con la palla tra i piedi: con 7 gol è il capocannon­iere del Bologna

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