IL RITORNO DI BISOLI «LA LOTTA SI FA DURA»
La Cremonese ufficializza il successore di Rastelli dopo il 3º cambio stagionale Il debutto di Frosinone da brividi Non per l’allievo di Mazzone «Pronti per i nostri problemi»
Ennesima rivoluzione in casa Cremonese, ben tre cambi in una sola stagione non era mai successo nella storia grigiorossa. Dopo l'esonero di Massimo Rastelli il valzer dei nomi relativo al nuovo allenatore è durato lo spazio di poche ore; scartate l'ipotesi Prandelli, Novellino e Calori la scelta ponderata della società è caduta su Pierpaolo Bisoli. Nato a Porretta Terme 53 anni fa, ex centrocampista di Cagliari, Empoli, Perugia e Brescia ha iniziato la carriera di allenatore nel 2004 come vice di Dino Zoff alla Fiorentina ed ha guidato, con alterne fortune, Cesena, Cagliari, Bologna, Perugia, Vicenza e Padova. Bisoli è il 18º allenatore della gestione Arvedi in 13 stagioni e avrà il difficile compito di risollevare le sorti di una Cremonese al quart'ultimo posto. Se il campionato finisse oggi sarebbe retrocessa in C.
CARICA BISOLI. «La chiamata alla Cremonese non si può rifiutare afferma Bisoli - una delle società più importanti che c'è in questa categoria. Era un mio piccolo sogno allenare una grande realtà, una rosa importante e sapevo sia i valori umani e tecnici di questi giocatori. Se siamo in questa condizione qualcosa è mancato, bisogna resettare tutto e cercare di convertire tutte le nostre forze in un unica direzione per uscire da questa difficile situazione». La Cremonese era partita tra le favorite? «Ho visto tre partite dal vivo e devo dire che avevo inserito la Cremonese tra le pretendenti alla A. Problemi ci sono stati altrimenti non avrei avuto la fortuna di essere chiamato e spero di risolverli come avranno cercato di farlo anche i miei predecessori».
ESAME FROSINONE. Domani subito l'insidiosa trasferta di Frosinone. Un testacoda perfetto per tirare fuori l’orgoglio. «Due giorni sono pochi - dice Bisoli -, non devo stravolgere ma qualcosa ho provato a cambiare dal punto di vista tattico. A me interessa portare a casa il risultato, non si vincono le partite con i moduli ma con la passione, con la voglia e la cattiveria. Sono attaccato ai valori antichi dove non bisogna mai accontentarsi ma lavorare per migliorarsi».
DOPPIA SEDUTA. Bisoli ha diretto ieri i suoi primi due allenamenti al centro sportivo Arvedi. Ad affiancare il tecnico emiliano ci sarà il figlio Davide in qualità di collaboratore, il vice Simone Groppi ed il preparatore Danilo Chiodi, già a Cremona ai tempi di Acori nel 2010. Ha le idee ben chiare il nuovo tecnico grigiorosso, ama allenamenti pesanti sul piano fisico, molto esigente dal punto di vista caratteriale pretende molto dai suoi giocatori ed esige una vita da atleta: «Ho avuto per sette anni Mazzone e mi sono ispirato molto a lui. Mi piaceva come si poneva in campo e trasmetteva la sua voglia di vincere anche se non eravamo i più forti». Le squadre di Bisoli sono sempre state da battaglia, la Cremonese di oggi ha perso personalità e spetterà al tecnico emiliano il compito di riaccendere quella fiamma. Come modulo Bisoli predilige il 4-3-3 ma ha cambiato spesso a seconda delle caratteristiche dei vari giocatori. Raramente gioca a 3 in difesa e anche a Cremona sembra quasi certo che giocherà con quattro in linea difensiva.