LA VIRTUS DI FORZA AI QUARTI
Eurocup: sul neutro di Belgrado ottiene il passaggio del turno Il solito Teodosic (21 punti) e Ricci (17) decisivi: il Darussafaka tenta la rimonta poi viene travolto. Adesso il Monaco
La Virtus c’è e ci sarà. Ai quarti di Eurocup contro il Monaco dal 17 marzo, dopo aver dilagato contro il Darussafaka, potendo ancora puntare l’obiettivo della finale e dell’approdo in Eurolega. Mettendosi alle spalle gli oltre venti giorni senza gare, regalando un sorriso alla Bologna che vive giorni d’angoscia per il coronavirus.
I bianconeri, sul vuoto, silenzioso – sia pure con qualche sciarpa e coro turco forse di troppo - neutro di Belgrado, dove finalmente si gioca dopo le difficoltà e le polemiche di organizzarlo questo spareggio, fanno pesare tutta la forza del loro schiacciante talento, sottraendosi all’aggressione fisica a suon di triple e liberi. Andando sulle montagne russe: prima una partenza da sogno, oltre ogni previsione per chi non giocava da così tanto tempo.
Poi la necessità di resistere al ritorno dei neroverdi. Giocando la miglior gara offensiva dell’anno, compresa la capacità di segnare oltre 100 punti a un avversario che in coppa ne aveva subiti meno di 71 in media. Una grande prova di forza, tecnica e soprattutto mentale.
Djordjevic in un quarto da favola, il primo da 30 punti, ruota 11 uomini per capire chi darà garanzie. Ne vanno subito 9 a referto, tutti sono sintonizzati.
AVVIO. Comincia bene in quintetto Marble, il migliore però è sempre Teodosic, stavolta dalla panchina. Ma brilla fino ad accecare la stella di Alessandro Pajola, 10 punti, 3 assist e un’azione chiave nel terzo quarto con palla rubata, antisportivo subito e inerzia ripresa, quando i turchi dal -21 si erano rivitalizzati fino a -4, ricacciati così in doppia cifra di svantaggio. Minacciosa la squadra di Ernak nei suoi raddoppi, cercando di togliere spazio e luce a Milos. Che però li punisce con pulizia eterea per tre quarti, assieme a un ottimo Weems, e poi nell’ultimo ci mette gli assist per armare Ricci, altro uomo decisivo nella serata serba.
Il redivivo Gaines aggiunge lampi di qualità, sotto canestro meglio un convincente Delia di Hunter – come Markovic già in avvio non in perfette condizioni l’americano, peggio dopo una caduta sul parquet, ma comunque in campo nel finale – alle spalle di Gamble. Preso il margine iniziale (8/9 dall’arco), la Segafredo gestisce troppo e si chiude poco, lasciando troppe perse e canestri facili, quindi la risalita che soprattutto Guler nel terzo quarto concretizza. Ma Pajo suona la carica. Teodosic e Ricci la sigillano.
Adesso la squadra del Principato, già battuta due volte in regular season. Bisognerà bissare l’impresa per andare alla Final Four.
Pajola da applausi in un’azione chiave del terzo periodo contro i turchi