CANCELLATA LA MARATONA
Il virus ferma i runner: Parigi rinvia a ottobre, sono a rischio pure Boston e Londra Salta la grande corsa di Roma del 29 marzo. L’iscrizione sarà valida per l’edizione del 2021
«Questo è il messaggio che non avremmo mai voluto scrivere ma purtroppo, in conseguenza dell'emergenza sanitaria in corso e in base a quanto stabilito nel Decreto del Consiglio dei Ministri del 4 marzo, l'AceaRunRomeTheMarathon del 29 marzo è stata cancellata». E' l'annuncio del neo pool organizzativo della mega corsa che in pochi mesi era riuscito a rilanciare l'evento anche in chiave internazionale dopo le difficoltà legate alla messa al bando della maratona da parte del Campidoglio. Anche se la decisione era già nell'aria, soprattutto dopo lo stop alla mezza maratona Roma-Ostia di domenica, il rinvio al prossimo anno della maratona più partecipata d'Italia ha avuto una eco in tutto il mondo.
L'epidemia del coronavirus sta sconvolgendo la quotidianità delle nostre vite di cui ormai il running è parte integrante della routine di milioni di italiani di tutte le età. Inevitabile che anche le maratone finissero in quarantena. Così è a forte rischio quella di Milano del 5 aprile, solo cinque giorni dopo la fine del blocco decretato dal governo a tutte le manifestazioni sportive pubbliche. Come pure l'Appia Run, un'altra classica della Capitale in programma il 19 aprile.
Tremano anche le maratone più blasonate del circuito Major di primavera: Parigi ha già rinviato a ottobre, si attendono le decisioni di Boston e Londra con i suoi 45.000 partecipanti, data la pressante richiesta di parti del governo a un più sensato posticipo. Perché le maratone di massa non possono essere solo fonte di contagio per la vicinanza fisica tra i runner, quanto piuttosto per il fatto che atleti super allenati e all'apice della forma a volte possono incorrere in un abbassamento delle difese immunitarie. E quindi più vulnerabili a virus e batteri, così come la fisiologia sportiva da anni insegna.
«La decisione è stata inevitabile in seguito al decreto del CdM: non potevamo essere inadempienti – spiega Daniele Quinzi, direttore marketing del Corriere dello Sport-Stadio che con Infront e l'Italia Marathon Club è il fulcro dell'organizzazione che si è aggiudicato il bando del Campidoglio – In soli cinque mesi abbiamo lavorato e investito tanto. Avevamo preparato una kermesse sportiva che si sviluppa in due giorni con tante iniziative, compresa la novità della maratona a staffetta. Siamo riusciti in così poco tempo a riposizionare il marchio maratona di Roma come dimostra la pioggia di messaggi ricevuti in queste ore».
Finora le iscrizioni effettive alla maratona avevano superato quota undicimila, decretandone già il successo dopo il calo degli ultimi due-tre anni. Da record quelle delle donne con oltre duemila richieste.
E ora? «Partiamo subito per l'edizione 2021, lavoreremo per realizzare una maratona ancora più grande visto l'amore e le emozioni che ci hanno trasmesso in tanti: per questo le quote già pagate saranno garantite per il 2021, con la promessa di assegnare non una ma due medaglie il prossimo anno», ha spiegato Quinzi che, dopo aver dovuto rinunciare a correre la maratona di Tokyo (consentita solo a 190 top runner), rischia ora di dover lasciare nel cassetto anche il pettorale faticosamente rimediato per la maratona di Boston del 20 aprile, la più antica al mondo.
«Siete stati davvero bravi a annunciare la cancellazione quasi un mese prima, garantendo l'iscrizione al 2021, quando assegnerete ben due medaglie all'arrivo», ha scritto sul Fb Dario Fossetti. Comprensione, apprezzamenti e tanta solidarietà anche da chi non era iscritto. Come Chiara Ciaccia: «Non l'avevo in programma, ma nel 2021 ci sarò di sicuro». Sfortunato invece il giapponese Cesar Suzuki: «Avevo già dovuto rinunciare a Tokyo pochi giorni fa e ora devo dire addio anche a Roma».
Solidarietà anche dallo storico New York Road Runners Club, deus ex machina della maratona della Grande Mela: «Siamo vicini agli organizzatori romani che possono vantare uno dei percorsi più suggestivi al mondo nel cuore della Città Eterna».
«Come in passato anche quest'anno la quota dei maratoneti stranieri era elevata, sfiorava il 40% - spiega Enrico Castrucci dell'Italia Marathon Club – e molti avrebbero comunque trovato difficoltà a raggiungere l'Italia con i limiti posti da molte compagnie aeree. Peccato, l'organizzazione stava andando a gonfie vele: la proiezione delle iscrizioni ci avrebbe portato a superare i quindicimila maratoneti il 29 marzo». Ci si attende ora dal Campidoglio l'estensione di un anno dell'assegnazione, da 4+2 a 4+3 edizioni.
L’appuntamento in pochi mesi aveva richiamato quasi il 40% di stranieri