Corriere dello Sport

Per le classiche ipotesi altre date

Le cinque “monumento” forse spostate tra giugno e fine ottobre

- Di Alessandra Giardini

Mentre l’Italia annulla le corse di marzo - da ieri è ufficiale che non si correrà la classica del Nord più a Sud del mondo, la Strade Bianche, che era in calendario per domani - la Francia prova a offrire una sponda ai team che si trovano improvvisa­mente spaesati: le squadre potranno andare alla Parigi-Nizza con otto corridori ciascuna anziché sette. Una mano tesa ai team che si trovano ad avere troppi corridori a spasso, e anche un modo di allungare il gruppo, visto che già cinque squadre del World Tour - Astana, Ineos, Mitchelton-Scott, Uae e Ccc - hanno annunciato la rinuncia anche alla corsa a tappe francese, non soltanto alle nostre. Anche perché da Sanremo a Nizza ci sono 55 chilometri, e se uno ha paura di correre la Classiciss­ima non si vede perché dovrebbe invece essere al via della Parigi-Nizza. Proprio per ovviare alle tante rinunce, Aso ha diramato due inviti dell’ultimo momento: alla belga Circus-Wanty Gobert e alla francese B&B Hotels Vital Concept. Fra i corridori annunciati al via in questo nuovo scenario anche Elia Viviani, Peter Sagan e Romain Bardet.

Il problema delle squadre affligge anche Rcs: correre in Italia in questo momento è considerat­o un rischio eccessivo, e i team si sono defilati. Ecco perché, anche se si trovasse il modo di conciliare i dettami del decreto del governo con l’organizzaz­ione di una corsa (complicato davvero, soprattutt­o non si vuole creare altri problemi agli ospedali), alla fine si sceglierà di cercare con l’Uci un’altra data possibile per le corse che stanno saltando e soprattutt­o per la Milano-Sanremo: le classiche monumento sono cinque in una stagione, e finora soltanto le guerre mondiali le hanno fermate. Le possibilit­à sono limitate: giugno, settembre o in alternativ­a ottobre inoltrato, dopo il Lombardia, allungando la stagione.

A proposito di Uci: l’Unione del ciclismo internazio­nale, oltre a non intervenir­e mai (record) sul caso delle quattro squadre ancora in quarantena ad Abu Dhabi, si sta lavando le mani (scusate il gioco di parole) della questione Coronaviru­s e insiste a dire che spetta agli organizzat­ori «predisporr­e le misure necessarie per ridurre al minimo i rischi di contagio», per esempio assicurand­o un’adeguata distanza tra pubblico e corridori alla partenza e all’arrivo, ed evitando che al foglio firma i corridori usino tutti lo stesso pennarello. Ci sarebbe da ridere, ma non è il caso. Ieri a Wevelgem sono stati confermati otto casi nuovi casi di Coronaviru­s: la Gand-Wevelgem, la prima delle grandi corse fiamminghe, è in programma domenica 29 marzo.

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LAPRESSE “Strade Bianche”, un’immagine dell’edizione dell’anno scorso

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