Corriere dello Sport

LORENZO È GIÀ IN GRIGLIA

Ha ottenuto una wild card per Barcellona, dove correrà solo sei mesi dopo l’annuncio del ritiro Intanto la Dorna anticipa Aragon e piazza la Thailandia il 4 ottobre Ezpeleta: «Il Mondiale va avanti»

- Di Mirco Melloni

«N on Carmelo sarà normale». un Ezpeleta Mondiale del resto la non sua presenza nega l’evidenza, da stampa protagonis­ta alla vigilia nella del conferenza GP del Qatar è irrituale almeno quanto l’assenza dei big della MotoGP. E altrettant­o irrituale è l’utilizzo di parole come “epidemia”, e tantomeno la boutade - chissà quanto per scherzo - della disponibil­ità a correre «anche a Natale». A coronaviru­s, livello mali sportivo. estremi, estremi come rimedi, l’allarme a Più concretame­nte il CEO della Dorna ha offerto ulteriori tematiche, dopo che la MotoGP ha annunciato il recupero del GP di Thailandia (inizialmen­te previsto fra 15 giorni) per il 4 ottobre, data originaria­mente occupata da Aragon, anticipata invece al 27 settembre.

La tappa spagnola era stata considerat­a per il 5 aprile, visto che sarebbe stato più facile correre ad Aragon che superare le restrizion­i degli Stati Uniti per avere un GP di Austin senza scompensi. «Ma non ci sono margini per allestire un circuito per un evento come questo». Quindi si resta con il Qatar ad aprire Moto2 e Moto3 - mentre un rinvio della MotoGP ai mesi autunnali può scontrarsi con lavori già previsti sul circuito - e i successivi appuntamen­ti ad Austin e il 19 aprile in Argentina. «E in caso di epidemie, siamo pronti per misure speciali» ha continuato Ezpeleta.

CALENDARIO. Il numero uno del Motomondia­le, poi, ha fatto parziale retromarci­a su quanto dichiarato a Onda Cero lunedì, quando aveva detto no ai GP a porte chiuse. «Sono possibili a patto che tutte le parti in causa siano d’accordo». Un gesto che sembra venire incontro al Mugello, il 31 maggio, prima tappa in Italia, dove è appena entrato in vigore il mese di eventi sportivi senza spettatori.

Il calendario resta in divenire, attorno a un paletto imprescind­ibile: il minimo di tredici GP. «Come da accordi con la Federazion­e internazio­nale». E con la stessa FIM si discute dello spostament­o del gala di fine anno, previsto a Montecarlo il 22 novembre. Segno che la data del 15 novembre potrebbe non essere più vincolante per la chiusura del Mondiale 2020, anche senza giungere all’estremo di un GP nei giorni delle Festività. «Le cose cambiano di giorno in giorno, lo abbiamo visto qui in Qatar, dove non sembravano esserci grosse restrizion­i, poi all’improvviso domenica di fronte a un aereo provenient­e dall’Italia è stato imposto l’aut aut: tornare indietro o sottoporre tutti i passeggeri a 14 giorni di quarantena. E nemmeno l’idea di allestire un charter da Nizza per piloti e tecnici italiani ha avuto successo. Al momento, però, ci sono ancora le condizioni per disputare il Mondiale».

LORENZO. Poco prima delle parole di Ezpeleta, era arrivato l’atteso annuncio di Jorge Lorenzo: «Correrò il GP di Catalogna». Il 32enne maiorchino sarà wild card di extra-lusso a Barcellona, che si correrà il 7 giugno, cioè a poco più di sei mesi dal ritiro annunciato a Valencia e poi aggirato dalla firma con la Yamaha per il ruolo di tester. A Montmelo, dove arriverà dopo aver provato a Motegi, il cinque volte iridato guiderà una M1 ufficiale analoga a quelle di Valentino Rossi, Maverick Viñales e Fabio Quartararo, e il confronto con i “titolari” sarà un enorme motivo di interesse. Anche in vista di un possibile ritorno nel 2021.

Resta a forte rischio Austin, «ma Aragon per quella data non sarebbe pronto»

 ?? GETTY IMAGES ?? Il cinque volte iridato Jorge Lorenzo, 32 anni, in sella alla Yamaha durante i test pre-campionato di Sepang
GETTY IMAGES Il cinque volte iridato Jorge Lorenzo, 32 anni, in sella alla Yamaha durante i test pre-campionato di Sepang

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