Twingo e Dacia che scossa!
Nella surreale dimensione di un Salone di Ginevra in streaming, è mancata la visione globale, insieme al tatto, allo scambio di impressioni. E sono mancati anche molti modelli di quelli che venivano dati per presenti alla rassegna svizzera e che invece giustamente le Case hanno ritenuto opportuno aspettare un’occasione migliore per lanciare. In questa maniera, la Ginevra digitale è stata “dominata”, oltre che dalla premiere della Fiat 500 elettrica, da un’altra coppia di veicoli a zero emissioni. La Renault Twingo Z.E, 100% elettrica e la Dacia Spring, sempre tutta green. Capofila di un’autentica offensiva ibrida portata su Clio, Megane e Captur, oltre al concept sempre elettrico Morphox. Rimanendo nel campo della mobilità sostenibile, ecco due concept in fase avanzata come l’ID.4, il Suv elettrico di Volkswagen (insieme a Golf GTI , GTD e Touareg ibrida plug-in) e la BMW i4 Concept, la sportiva di Monaco da 600 km di autonomia. Ancora green con la DS9 E-Tense, berlina di lusso ibrida plug-in da 225 cv e il protipo Aero Sport Lounge, lusso sportivo di derivazione Formula E da 680 cv e 650 km di autonomia. Tra le macchine “normali”, il podio se lo prendono tutto, l’Audi A3, declinata in tutte le variabili
possibili e immaginabili (Diesel, benzina, ibrido plug-in e metano); la nuova Mercedes Classe E (stesso discorso, metano a parte) e infine la Hyundai che si è “sparata” una doppietta con la nuova i20 e il restyling della i30, oltre alla concept elettrica Prophecy. Poi Porsche 911 Turbo S, Seat Leon, Cupra Formentor, Skoda Octavia RS iV; tanto ibrido plug in BMW e Mercedes e i gioielli di
McLaren, GT Verdant e 765LT, Aston Martin V12 Speedster, Bentley Bugatti Chiron PurS Sport, Koenigsegg Gemera, Pininfarina Battista Anniversario, GFG Style Bandini Dora, Hispano Suiza Carmen Boulogne, Vega EVX, Morgan Plus For, BAC Mono, Pagani e le elettriche cinesi U5 e U6 di Aiways. Per essere un salone virtualdigitale, difficile pretendere di più. (p.d.s.)