È LA VOCE DEI PADRONI

Cucci, alla fine non ho capito chi abbia concepito il “complotto” denunciato dall’Inter. Perché? Non ha sentito Agnelli? Lui e Zhang sono amici, d’accordo su tutto, avversari solo come tifosi. Come si spiegano certi atteggiamenti di dirigenti? È un classico “padronale” che da sempre fa risaltare la personalità molto adattabile dei sottoposti che pubblicamente si azzuffano. D’altra parte, anche ai tempi di Umberto Agnelli e Massimo Moratti era ottimo il rapporto fra le due famiglie. Andrea non lo sa, ma la Juve aveva un feeling storico con l’Atalanta... si. A me (e a tre-quarti di mondo) il calcio piace tantissimo e mi si sta rivoluzionando, nel cervello, quel cassetto da sempre dedicato alle partite, aspettarle, gioirne o soffrire... tanto poi c’era comunque la prossima! Anche l’idea del giocare lontani dal Nord, che trovai poco tempo fa entusiasmante, con un allargarsi alla cieca dei contagi mi darebbe ormai da pensare pur se il campionato si giocasse sulla sperduta isola di Pasqua... Per cui, se si resta alle porte chiuse, bei controlli sanitari sui giocatori e poi, vi siano o meno le riprese televisive, rassegniamoci a seguire gli incontri anche solo per radio, godendo delle indimenticabili emozioni a raffica del tempi passati. Oggi, leggendo il “Post”, malgrado queste giornatacce virulente, ho sorriso per la formazione suggerita dal lettore Roberto Cavaliere che farebbe giocare la Juventus... in dodici (e ti credo se tu, Italo, dici che “così vincerebbe tutto”), e per la diatribina nerazzurrobianconera del Sig. Ducci (... per carità, Riccardo!) col cugino definito “non interista” per nemmanco nominare la Juve, e siccome succede l’inverso fieramente anche a me, posso capirlo! Infine, mi piace ricordare la benevola profezia di Filippo Bonsignore per quel titolo “Oltre il risultato, la mia Juve è di più” attribuito a Sarri... Caro Filippo, ti leggo sempre con piacere e apprezzo il tuo dire le cose come stanno realmente in casa Juve, ma non apCaro