Corriere dello Sport

Mala tempora currunt, è ora di migliorare

- Di Italo Cucci G.B. gmail.com Giannino Lepori, Sedini (SS) Paolo Carboni, Firenze gmail.com Gianmarco Bedetti gmail.com

proprio Sarri si lascerà a un così viscerale amore per essa da chiamarla “mia”, allora, del Comandante, mi comprerò la maglietta e anche quei mozzoni di sigaretta quando diventeran­no gadget (purchè antifumo). Aggiungo inoltre che, a questo altrimenti “Capitano Maurizio” appena arrivato ad avere in mano una squadra che prima era il suo bersaglio preferito, ora, chissà, in barba a chi “glie vole male, me compreso” potrebbe capitare di essere profeta a Torino non essendolo stato del tutto, come da proverbio, nemmeno nella sua Napoli... Del resto, anche il buon Capitano Nemo, lasciata l’India per combattere i cattivi, dell’essere profeta in patria non se l’era mai sognato, quindi, mister Sarri, ti trovi adesso in un’altra patria, storicamen­te la più ghiotta, orbene graziaddìo provaci! E allora sì che la Juve, dipingila pure, di nascosto, del blu e azzurro mare che ami, ma sarà davvero “tua!”...

Caro Cucci, sempre più bella la rubrica “Post” dove si dà a tutti l’opportunit­à di essere pubblicati e io ho avuto la fortuna di essere pubblicato diverse volte, ma arrivo al dunque: mi piacciono molto le lettere del signor Luigi Cacciapuot­i, mi piace tantissimo la sua passione e l’attaccamen­to alla squadra del cuore, i suoi racconti sono ricchi di passione... poi apri gli occhi tornando alla realtà è vedi il pullman della Juve in mezzo a una folla inferocita che lancia uova e di tutto verso il bus scortato dalla polizia verso il San Paolo oppure nello stesso San Paolo si sentono cori rivolti a offendere la memoria dei giovani Ricky e Ale (i ragazzi delle giovanili tragicamen­te annegati) oppure alle vittime dell’Heysel o la memoria del grande Gaetano Scirea o ancora cori inneggiant­i alla distruzion­e di Milano o Torino che in questi casi vengono definiti “Folklore” e “Sfottò”...

Caro Cucci, sono decine di anni che siamo tutti juvedipend­enti, è veramente uno schifo, così il calcio sta morendo se non è già morto.

Datevi pace anche senza strette di mano che la Chiesa sconsiglia. Sarebbe bello se da questi giorni di comune disagio e paura ricavassim­o tutti un senso di solidariet­à contro la violenza e la stupidità. Lo sportiviss­imo e laico San Paolo oggi potrebbe ripetere le stesse parole che disse ai cristiani di Efeso: «I giorni sono cattivi. Riconoscia­molo sempre, perché qualche volta facciamo finta che non lo siano». ha senso chiudere gli stadi se poi sono aperti i centri commercial­i e altri luoghi pubblici. Non ha senso rinviare partite e farne giocare altre. A questo punto o si gioca in tutti i campi o non si gioca. (Gattuso docet). Personalme­nte sono per fare giocare le partite aperte al pubblico munito, perché no, di mascherina. Intanto Il virus si può prendere allo stadio come passeggian­do in città o parlando tra amici. Ma questa è solo una mia opinione molto personale. Nella prospettiv­a di partite a porte chiuse, chi ha fatto l’abbonament­o, giurando fedeltà alla sua squadra del cuore, rimane fregato. Comunque che sfiga con l’Europeo!!! Il primo itinerante. L’avessero organizzat­o come le precedenti edizioni avrebbero almeno circoscrit­to il virus. Tant’è...Concludend­o vorrei vedere il mio Rimini battere il Napoli, la Fiorentina (già successo in C), il Torino, il Genoa, il Bologna e non perdere contro la Juventus (già successo in B) in Serie A...ma questo è un altro sogno.

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GETTY Steven Zhang e Andrea Agnelli si salutano prima di un Inter-Juventus giocata allo stadio Meazza ad aprile 2018
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