Turni alternati e sicurezza la Lazio vuole aprire la strada
Ripresa graduale e da confermare per lunedì a Formello. Lotito andrà avanti con il suo staff sanitario
Un protocollo d’intesa per la ripresa graduale degli allenamenti non è ancora stato raggiunto tra i club di Serie A, ma neppure è lontanissimo e c’è l’intenzione di andare avanti. Lotito e lo staff sanitario della Lazio sono al lavoro: apriranno la strada sulle nuove modalità di allenamento in sicurezza. Uno “smart working” della preparazione atletica da non svolgere più a casa, ma sul campo di Formello. Due obiettivi: azzerare i rischi, tutelando la salute dei giocatori, garantire un minimo sindacale di allenamento (anche individuale) per evitare che uno stop lungo due mesi possa ripercuotersi in modo determinante sulla condizione atletica della squadra di Inzaghi. La Lazio non gioca dal 29 febbraio e si ipotizza (nel migliore dei casi) il ritorno alle partite ufficiali nella prima metà di maggio. Alcuni grandi club (come sottintendono a Formello) punterebbero allo stop definitivo della Serie A. Lotito, invece, freme per portare a termine il campionato. E vuole che la squadra torni ad allenarsi.
DUBBI. La società biancoceleste ha fissato per lunedì prossimo la convocazione dei giocatori al centro sportivo di Formello, modalità e criteri restano allo studio. Ieri neppure si escludeva un altro rinvio e si è capito perché: durante le call conference in Lega si è registrata un’altra spaccatura sull’argomento. Cautela estrema collegata ai dubbi del ministro Spadafora sull’eventualità di vietare l’attività sportiva all’aperto (si riferiva agli amatori e non ai professionisti) e alle perplessità da superare nel confronto con l’Aic. Ivo Pulcini, direttore sanitario del club biancoceleste, era stato il primo, la settimana scorsa, a sottolineare l’esigenza di rispettare determinati criteri di sicurezza per tornare a lavorare sul campo in attesa che possa ripartire il campionato. Gli allenamenti collegiali forse ripartiranno il 3 aprile, ma già prima si potrebbe procedere con un lavoro individuale o diviso per gruppi. E’ la via che intende percorrere la Lazio e bisognerà attendere il nuovo aggiornamento in Lega calendarizzato per domani.
TURNI. Formello è stata svuotata, igienizzata e sanificata. Lotito e i suoi collaboratori stanno pensando a una ripresa graduale e organizzata in modo razionale, non certo all’idea di radunare 25 giocatori all’interno di uno spogliatoio da un giorno all’altro. Nemmeno vogliono ipotizzare, al contrario, un’inattività totale e lunga due mesi. Ai calciatori non succede neppure durante le vacanze estive di resta
re fermi così a lungo, senza poter correre o accontentandosi del tapis roulant. Il centro sportivo della Lazio offre la possibilità di una ripresa in condizioni di sicurezza. Verrebbero utilizzati gli spogliatoi della Primavera, quelli degli Allievi Nazionali e i nuovi locali dedicati al settore giovanile per sparpagliare la squadra. Non ci sarebbe il rischio di un assembramento sotto le docce. L’idea sarebbe quella di ripartire da un lavoro atletico individuale o dividendo i giocatori in gruppi di tre o quattro: niente partitelle per rispettare i criteri del “distanziamento sociale”. Ovviamente servirà l’ok dei medici. Si parla di allenamenti alternati, in orari differenti e spalmati tra mattina e pomeriggio, nell’intero arco della giornata. Sino al giorno della chiusura di Formello (oggi presidiata soltanto dagli uomini della vigilanza) fisioterapisti e massaggiatori si erano divisi: ognuno “trattava” e si occupava solo di un giocatore. Così, in modo molto blando, potrebbe rimettersi in moto per intensificare i ritmi più avanti o quando l’epidemia rallenterà. Non ancora un lavoro di squadra, ma almeno una ripresa atletica seguita in modo più professionale. Allenamenti differenziati al posto dei “compiti a casa” delle ultime due settimane. Sarebbe un piccolo grande passo verso il ritorno alla normalità.
Lavori individuali e piccoli gruppi in orari differenti per ricominciare