Corriere dello Sport

Fame di calcio? I gol “esotici” arrivano social

- di Mirko Cervelli Desideri INFOPRESS

«Chi sa ridere è padrone del Mondo». Leopardi recitava così anche se il momento che viviamo è il meno propenso per sorridere. Bloccati in casa ma perdutamen­te geniali. Sulla pagina Facebook di “Calciatori brutti”, all’attivo quasi un milione e 700mila “mi piace”, ha collegato virtualmen­te una nazione in quarantena, come la nostra, con alcuni posti sperduti del mondo con l’ausilio delle tv locali collocate in Zimbabwe, Guatemala, Honduras,

Messico. Geniale. Filo conduttore? Ovviamente il calcio! Non quello profession­istico, dei soldi, patinato, ma quello del “Barrio”. Ecco apparire scenari inimmagina­bili come i giocatori della squadra del Pega, con la maglia del Napoli ma gli scaldamusc­oli della Juventus contrappor­si a quelli del Milan in maglia rossonera a righe circolari. Idee confuse che vanno di pari passo con le linee del campo non proprio perfette. Scene irreali anche in Guatemala, su una collina stile Hollywood ma con la scritta “Chivarreto”, che apre di fatto la finale de “Coppa de Independec­ia” tra Ases Union e Maldonado. Vincono gli ospiti mentre un cane invade il campo, tra baracche e ruderi. Senza dimenticar­e i telecronis­ti dall’ugola d’oro che urlano dai posti più angusti. Joel Avilez è tra questi e nella gara tra Picudos contro Nacional (terza categoria messicana), mentre le visualizza­zioni superano le 8.500 unità, infonde coraggio al popolo italiano: «Stessi colori con la differenza dell’aquila»”. Connaziona­li in festa deliziati da una rete da dietro centrocamp­o stile Mascara.

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Le partite delle serie minori messicane appassiona­no

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