OTTO I CONTAGIATI LA SAMP È UN CASO
In un’intervista, poi ritrattata, Jankto denuncia una situazione allarmante Il ceco parla di 15 positivi Il club: i calciatori sono 7 Colpito anche il medico
Sette giocatori contagiati in casa Sampdoria più il medico sociale: i numeri sono significativi, il coronavirus ha colpito in modo pesante i blucerchiati che stanno vivendo queste ore di quarantena nella speranza che non arrivino più altre cattive notizie. E qualche giorno fa in un’intervista rilasciata a un portale della Repubblica Ceca arrivata in Italia solo nella giornata di ieri il centrocampista Jakub Jankto aveva fatto alzare ulteriormente l’asticella della preoccupazione: «Ero in contatto diretto con i miei compagni già contagiati. In 15 sono già risultati positivi, ma il numero potrebbe crescere ancora di più. Io sto bene e spero di non essere stato contagiato, ma potrei aver contratto il virus senza saperlo ancora. Per ora cerco di non pensarci». E poi ha aggiunto: «Posso solo seguire tutte le indicazioni e le normative, curare di più l'igiene, ma nient'altro oltre a sperare di stare bene. Pensare al calcio in questa situazione? Onestamente no, ora mi interessa solo che tutto questo finisca e che non ci siano più né vittime, né contagiati. Il calcio e lo sport ora sono all'ultimo posto».
PREOCCUPAZIONE. Parole che hanno fatto crescere ulteriormente la preoccupazione in tutto l’ambiente e tra la tifoseria anche se la società ha smentito che ci siano stati nuovi casi nella famiglia blucerchiata e il giocatore ha spiegato che le sue parole erano state fraintese. Resta il fatto che il momento non è assolutamente semplice, fortunatamente tutti i giocatori colpiti al momento sono in buone condizioni e non sono segnalati peggioramenti. Le cause di questo numero significativo di contagi? Impossibile dare una risposta, il primo della lista era stato Gabbiadini a cui ne sono seguiti altri nel giro di pochi giorni. E nelle scorse settimane la Sampdoria aveva iniziato a mettere in pratica una serie di regole per cercare di proteggere i propri atleti: nessuna intervista, stop a contatti con tifosi nel centro sportivo di Bogliasco e fuori per autografi e selfie, ma anche una riduzione significative di personale nel quartier generale blucerchiato per limitare le occasioni di contagio. Al momento sono sette i calciatori che stanno sfidando il coronavirus: Gabbiadini, Depaoli, Ekdal, Bereszynski, La Gumina, Thorsby più un altro giocatore ma il suo nome è sconosciuto. Tra i “positivi” sembrava esserci in un primo momento anche Colley che via social aveva fatto sapere successivamente che il secondo tampone era stato invece negativo.
VICINANZA. Sono momenti di attesa ma c’era voglia di fare qualcosa di bello per fare sentire forte l’abbraccio della Sampdoria a chi vive in prima linea questa partita difficilissima contro un nemico che non si vede ma può fare tanto male. E lo ha fatto il mondo blucerchiato, nessuno escluso, facendo un’importante donazione all’Ospedale San Martino di Genova, da settimane in trincea nell’emergenza coronamovente virus. Sono stati versati oltre centomila euro, un aiuto concreto e immediato che ha visto protagonisti società, il tecnico Ranieri con i suoi collaboratori e tutta la squadra guidata dal capitano Quagliarella. La cifra non è stata ufficializzata dalla società ma è filtrata da ambienti vicini alla struttura ospedaliera che sta gestendo con straordinaria professionalità, immenso cuore e comimpegno la dura lotta per fermare l’assalto del virus.
LA SPERANZA. Anche perché Genova e la Liguria stanno vivendo le ore più complicate di un dramma che ha fatto centinaia di contagiati e oltre settanta vittime anche in questa terra che bacia il mare e si fa accarezzare dal sole tutto l'anno. Non fatevi ingannare se quella cartolina è stropicciata dalla paura, tornerà bellissima come e più di prima.
Gli atleti sono tutti in buone condizioni Colley negativo dopo il secondo tampone
Oltre 100mila euro sono stati donati dalla società doriana all’ospedale locale