Il Palermo punterà sul baby Lucca per le stagioni e le scalate future
Alla punta sono bastati pochi spezzoni di partita per convincere i dirigenti a investire su di lui
Ipotizzare il futuro in questo momento è quantomeno azzardato se non impossibile. Ma se una linea di demarcazione nei progetti del Palermo si può comunque intravedere è certamente collegata alla fiducia da dare ai giovani. Sono già sufficienti i due terzi della stagione fin qui disputati per trarre delle indicazioni e decidere su chi puntare. E Lorenzo Lucca è senz'altro uno di questi.
GRANDI POTENZIALITÀ. Una storia se vogliamo davvero singolare la sua, dato che parliamo di un ragazzo che non è partito neppure una sola volta da titolare in maglia rosanero e che ha collezionato finora appena 3 presenze e meno di 70' in campo. Ma è quasi unanime il coro di tecnici, compagni e osservatori che ritengono che sia, se non un predestinato, un calciatore con grandissime potenzialità su cui vale la pena di credere e investire.
A TITOLO DEFINITIVO. Lucca è un classe 2000, farà 20 anni a settembre e, cosa che lo diversifica dagli altri baby boom rosanero Silipo e Felici, è stato preso a titolo definitivo proprio all'ultimo giorno del mercato invernale. Il Torino infatti lo ha lasciato libero e in Sicilia è arrivato con un contratto fino al 30 giugno ma solo per lo status da dilettante. Formalmente poi il ragazzo sarà svincolato ma è ovvio che la sua prima scelta sarebbe proseguire col Palermo, naturalmente con un pluriennale da professionista. Un discorso col procuratore, peraltro palermitano, Ninni Imborgia, è già stato intavolato: «In accordo già definito non c'è ma non c'è neppure nessuna preclusione - spiega Imborgia - aspettiamo il finale di stagione, poi insieme alla famiglia e al ragazzo valuteremo». Lucca è ambizioso e ha accettato Palermo col desiderio di trovare spazio, pur sapendo che davanti aveva una concorrenza di primo livello. Ma con disciplina ha capito che doveva sapere aspettare perché chi c'era prima aveva fin qui tirato la carretta. Ora nelle ultime otto giornate, nella speranza che si giochino davvero e siano decisive per la promozione della squadra, è pronto a lasciare il segno. Quasi la firma su una conferma futura.
UNO SLAVO. A Lorenzo è bastato poco per convincere molti. A Pergolizzi è subito piaciuta la sua spensieratezza, vicina all'incoscienza, propria di un ventenne. «Ha una freddezza incredibile, sembra uno slavo», disse l'allenatore dopo le prime sedute sul campo. E non sarà un caso che il tecnico, uno che coi giovani ci sa fare, lo ha buttato dentro subito e in occasioni non banali, come nel giorno del debutto col Biancavilla (quando si era ancora sullo 0-0), bagnato immediatamente da un gol e altre due occasioni fallite di un soffio, o persino a Licata, quando con la squadra in svantaggio, Pergolizzi fece entrare lui dalla panchina preferendolo a totem come Ricciardo e Sforzini.
CARTA PER IL FUTURO. Insomma il talentuoso Lucca piace e la società rosanero è pronta a farne uno degli alfieri del progetto futuro destinato a proseguire in serie C e poi chissà ancora più in alto. Intanto, ci sono da superare questi giorni difficili che lo separano da casa. Ma Imborgia lo sente tranquillo: «Sta bene con noi, e visto il divieto, forse è meglio che resti a Palermo senza le distrazioni che la sua età potrebbe procurargli. Il suo primo impatto con la città è stato ottimo». E la convinzione è che Sagramola e Castagnini non vogliano farselo sfuggire.