Fede sicura: «Io ci sarò» Elisa stanca: «Ci rifletto»
Di Francisca: Sono vuota mio figlio cresce, è difficile
La Pellegrini non demorde: «Se il fisico regge andrò avanti, il Cio ha fatto bene» La Di Francisca: «Mi sento svuotata e penso anche a un altro figlio»
«Scelta eccellente di Cio e Giappone presa in tempi record, visti gli interessi in ballo Comanda il virus»
Giovanni Malagò presidente del Coni
«Prima la salute decisione saggia Ora rimettiamoci subito in cammino I Giochi saranno la nuova luce»
Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico
«C’è un nuovo orizzonte che tutela tutti gli sportivi Le federazioni ora potranno modificare i loro calendari»
Vincenzo Spadafora ministro dello sport
«Passatemi una battuta: la notizia mi taglia le gambe... Avrò 54 anni ma chi se ne frega: io ci proverò»
«Ettore si fa grande è difficile lasciarlo per lunghi periodi e pensavo a un’altra gravidanza. Se mi fanno partecipare anche incinta...»
«Se le avessero fatte entro il 2020 sarebbe stato diverso, ma così... Per ora stiro e cucino, vedremo»
Cerca la battuta, lei la trova sempre. Ma si sente che il morale è basso, sotto i tacchi. «Sono un po’ triste, è vero. Avverto un vuoto e anche un dispiacere grande dentro di me». Elisa Di Francisca quelle Olimpiadi le aveva sognate, bramate, studiate, pianificate. A 37 anni la vita scorre più veloce. E per le donne di più, non sempre la vita si può rimandare. «Dispiace perché le gare, le scelte che ho fatto erano anche finalizzate all’evento in Giappone». Perché per le donne deve essere tutto più difficile? Nello sport, poi, sono chiamate a gestire una vita coi calendari, le tabelle, le rinunce, un figlio quasi lo si programma negli spazi tra un’edizione e l’altra. Ci vuole coraggio, l’aveva fatto anche lei. «Devo valutare molte cose, speravo che si disputassero entro l’anno». Il rinvio di Tokyo, l’aveva detto qualche giorno fa, «per me sarebbe una catastrofe». Che si è materializzata ieri, con l’annuncio da parte del Cio dello slittamento al 2021 dei Giochi. La schermitrice italiana adesso dovrà decidere: continuare o lasciare lì? All’inizio sembrava la decisione sembrava indiscutibile: Elisa non ci voleva andare. «Sto metabolizzando - dice - è chiaro che lo slittamento apre a delle riflessioni. Però mi sento triste. Anche se la cosa era nell’aria».
Come si sente?
«Mi dispiace, questo è chiaro. Da molti punti di vista questa era una decisione che andava presa e affrontata».
Il virus è un problema troppo grande.
«Visto quello che stiamo vivendo è anche comprensibile, forse pensare di farla a ottobre sarebbe stato un rischio. Non lo so. E’ chiaro che adesso la situazione è questa, dobbiamo continuare a fare i conti con questa situazione. Questo a livello generale, ovviamente».
E dal suo punto di vista? «Allunga ancora di più il ritardo per un’altra gravidanza». Come si sente?
«Avevo ricominciato con i sacrifici, gare su gare, trasferte, allenamenti. Ritardare di un anno, forse di sette-otto mesi, apre a scenari molto diversi. Sarà ancora più difficile staccarmi da mio figlio Ettore, e poi l’attesa per un altro figlio sarà qualcosa a cui pensare. Mi butto dal balcone». (scherza)
Adesso cosa farà? Continuerà ad allenarsi a casa? «Continuerò a stirare, a cucinare, a stare in casa, a seguire le regole. Adesso altro non possiamo fare. Vediamo un po’ che cosa succederà più avanti, e anche a come rifletterò su questa cosa». E’ una decisione che non ha ripensamenti?
«Pensavo di finire quest’anno, di chiuderla con i Giochi di Tokyo e poi pensare di più alla famiglia, dedicarmi a quello. Adesso è un problema. Se le avessero fatte entro l’anno sarebbe stato diverso, forse. Ma così... Mio figlio si fa più grande, ogni volta che lo lascio è difficile, sempre più difficile. Capirà sempre di più, e non è semplice». Cosa potrebbe convincerla a continuare?
«Se mi dicono che possono partecipare incinta...» (e ride). Quando l’ha sentita la notizia? «Già lunedì sera se ne parlava. La mia preparatrice, Annalisa, mi aveva telefonato, aveva cercato di prepararmi un po’. E poi altri famigliari, le altre compagne di nazionale. Ma l’ho letta su internet nel pomeriggio (ieri, ndr)».
E suo marito?
«Si è messo le mani nei capelli. Mi dispiace anche per lui».
Era nell’aria.
«Sì. Forse non volevo pensarci. Adesso bisognerà farlo. E capire anche come funzionerà, se cambierà qualcosa, le qualificazioni e tutto il resto».