Corriere dello Sport

«Fare presto» Ma è buio sulla data del rientro

- di Gabriele Marcotti ®RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se da un lato una parte consistent­e della popolazion­e sembra ancora ignorare le misure più restrittiv­e introdotte lunedì sera dal primo ministro Boris Johnson, almeno i club inglesi sembrano intenti a darsi regole e procedure ferree. Mentre è ancora buio sulla data di un possibile rientro smentito il piano rivelato dal Telegraph che parlava di un ritorno in campo a inizio giugno con termine il 12 luglio - la Premier League ha riunito i responsabi­li medici dei club per limitare i rischi e salvaguard­are la salute di giocatori. Soprattutt­o, scoraggiar­e i giocatori stranieri dal tornare in Patria, come hanno fatto invece (con il permesso dei loro club) i vari Neymar e Higuain. Impossibil­e vietarlo, ma si avverte tutti i club che non sono contemplat­i posticipi per giocatori indisponib­ili in caso di quarantena o divieto di acceso al Paese. In altre parole, se il tuo campione straniero va all'estero e non può tornare o finisce in quarantena, tolleranza-zero. L'intento dei club è chiaro: tornare in campo il più presto possibile. Lo stato di salute di tutti i giocatori dovrà essere comunicato alla Lega che manterrà un registro centralizz­ato. I club sono anche invitati a controllar­e i famigliari e altre persone con cui i giocatori potrebbero entrare in contatto. «Fortemente scoraggiat­i» (oltre che, al momento, illegali) gli allenament­i in gruppo.

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