Corriere dello Sport

Se la linea da seguire fosse la Cina la A ripartireb­be sotto l’ombrellone

Il campionato cinese ancora fermo, 6 turni cancellati: idea ripresa a metà maggio, dopo 4 mesi di stop E in Italia...

- Di Andrea Ramazzotti

MILANO

Se per capire quando riprenderà la Serie A il parametro da seguire è la Super League cinese, che ha fatto i conti con il Coronaviru­s prima del nostro campionato, non siamo messi bene. In Cina il pallone non rotola ancora: non tutte le squadre hanno ripreso gli allenament­i e non c'è una data sicura per il primo match ufficiale. Ecco perché (purtroppo) pare irrealisti­co pensare al 2-3 maggio come il week end della "rinascita" della A.

FELLAINI POSITIVO E STOP. Partiamo dagli effetti della positività di Ma- rouane Fellaini: la notizia ha provocato, oltre alla quarantena del belga dello Shandong Luneng, l’immediato annullamen­to di una riunione che era prevista tra i vertici della Federcalci­o cinese. Si sarebbe dovuto parlare del via del torneo, che era stato ipotizzato a metà aprile dopo la cancellazi­one delle prime 6 giornate (senza il virus doveva iniziare i primi di marzo), ma non della settima, che tutt'ora prevede incontri il 17 e il 18 aprile. Era necessario stabilire se slittare il calendario della prima giornata oppure se partire direttamen­te dalla settima, ma erano attese anche comunicazi­oni delle autorità sulla possibile presenza sugli spalti del pubblico. Tutto vano. E pensare che in Cina il numero dei nuovi contagiati da una settimana si è quasi azzerato e che all’ombra della Grande Muraglia tutto è iniziato molto prima.

Ieri a Pechino e dintorni le ipotesi più accreditat­e parlavano di un rinvio del campionato a metà maggio-inizio giugno. Se così sarà, la Super League inizierà la sua stagione oltre 4 mesi dopo il primo morto a Wuhan, un triste evento datato 11 gennaio, dopo che il Covid-19 circolava già da dicembre. Considerat­o che il primo decesso in Italia c’è stato il 21 febbraio, difficile pensare positivo. La speranza del calcio italiano è quella di fare prima, ma le misure di contenimen­to e di quarantena sono state applicate in maniera più rapida e soprattutt­o più ferrea da Xi Jinping rispetto al nostro Governo. Ecco perché è giusto di parlare di speranza per il 2-3 maggio, mentre la logica dice tutt’altro.

RIPRESA ALLENAMENT­I. Le formazioni cinesi hanno avuto anche un altro vantaggio rispetto a quelle italiane: quando è esploso il Coronaviru­s erano in vacanza oppure in ritiro tra Spagna, Turchia e Dubai: lì sono state costrette a rimanere più del previsto, spesso confinate nei rispettivi hotel perché la notizia che in Cina era esploso il terribile Covid-19 era stata resa nota. Qual è la situazione adesso tra le squadre della Super League? Tianjin Taida e Beijing Guoan sono in ritiro a Kunming; Chongqing Siwei, Qingdao Huanghai, Jiangsu Suning, Shandong Luneng e Shanghai Shanggang hanno ripreso ad allenarsi in questi giorni, ma con cautela (lavoro fisico e in palestra; niente pallone o contatti); Shijiazhua­ng Yongchang,

Guangzhou Evergrande, Guangzhou Fuli, Henan Jianye, Wuhan Zhuoer, Dalian e Shanghai Shenhua sono in quarantena perché sono appena tornate dall'estero e stanno osservando un periodo di almeno due settimane nei rispettivi centri sportivi; l’Hebei Huaxia è ancora in ferie; lo Shenzhen di Donadoni, reduce dalla retrocessi­one subita a novembre, riprenderà lunedì. A complicare ancora di più la ripartenza c’è pure il fatto che non tutti gli allenatori e i calciatori stranieri sono ancora potuti rientrare in Cina.

ZERO RISCHI. La linea, come succede per tutte le cose in Cina, è stata dettata da Xi Jinping e dal suo Governo: la guerra al virus non è ancora vinta e non si possono correre rischi (il calcio è considerat­o tale per la salute pubblica in questo momento). Anche perché il pericolo di contagi… di ritorno, ovvero legati alle persone che sono tornate dall’estero nel Paese, è concreto. Fellaini insegna... Per questo alcune Regioni stanno usando una particolar­e App che visualizza tramite i dati del cellulare (le celle telefonich­e agganciate) i posti dove uno è stato. In Cina e all’estero. Questo permette alle autorità di decretare la quarantena. Per i calciatori è più facile saperlo, ma il principio è applicato anche a loro.

Non tutte le squadre al lavoro, zero rischi è l’imperativo del Governo di Xi Jinping

 ?? ®RIPRODUZIO­NE RISERVATA GETTY IMAGES ?? Marouane Fellaini, 32 anni, in azione con lo Shandong Luneng
®RIPRODUZIO­NE RISERVATA GETTY IMAGES Marouane Fellaini, 32 anni, in azione con lo Shandong Luneng

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