Corriere dello Sport

LAZIO, LO STOP COSTA CARISSIMO

La mancata ripresa del campionato si tradurrebb­e in un danno economico molto pesante per l’intero sistema calcio Ecco i conti e le previsioni per la società di Lotito Qualora non ripartisse la A, il club biancocele­ste stima un buco di 30 milioni: circa 20

- Di Fabrizio Patania

Un danno da trenta milioni. E’ il rischio d’impresa per la Lazio di Lotito, il cui grido di allarme all’interno della Lega di Serie A non va sottovalut­ato perché trova fondatezza nelle analisi di bilancio. Possibile taglio dei ricavi provenient­i dai diritti televisivi, stop degli incassi al botteghino, contrazion­e dei contratti di sponsorizz­azione. La mancata ripresa del campionato produrrebb­e un terremoto finanziari­o nel sistema calcio. Alcuni club rischiano il default. Nel caso della Lazio, con il bilancio in ordine e senza aver “scontato” i crediti in anticipo, significhe­rebbe un passo indietro o almeno vanificare il beneficio della qualificaz­ione alla prossima Champions a cui Lotito e il ds Tare ambivano da anni. Ecco perché la battaglia politico-sportiva, dentro il quadro emergenzia­le e in cui è doveroso tutelare la salute pubblica, s’è fatta dura in Lega. Non si tratta, banalmente, solo della voglia di continuare a inseguire lo scudetto. Per la società biancocele­ste (e il discorso vale anche per Atalanta e Napoli) aumentereb­bero di nuovo le distanze da Juve e Inter. La crisi, per ogni tipo di economia, si abbatte e colpisce in modo proporzion­ale: resiste l’aristocraz­ia, si ridimensio­na la borghesia, falliscono i poveri.

DIRITTITV. Andiamo a vedere i conti della Lazio con riferiment­o alla precedente stagione sportiva e al bilancio consolidat­o del 30 giugno 2019 chiuso con un fatturato di 122 milioni. L’anno scorso erano 81,4 i ricavi ottenuti dai diritti televisivi di cui 61 (Sky e Dazn) per la Serie A, 9 dall’Uefa per l’Europa League e altri 10,4 dalla Lega formati dalla contrattaz­ione collettiva e dai premi legati alla Coppa Italia (Lazio finalista). Il parametro laziale per il campionato in corso è di circa 6570 milioni (i calcoli vengono fatti a fine stagione, ci sono alcune variabili) e i broadcaste­r hanno pagato sino a marzo. Cosa succederà nei mesi successivi? Pagheranno anche se dovessero saltare le ultime 12 giornate? Questo è l’interrogat­ivo posto da molti presidenti, tra cui Lotito. Nel caso della Lazio ballano circa 20 milioni di diritti televisivi.

BOTTEGHINO. Quest’anno Inzaghi e i suoi giocatori stavano ripopoland­o l’Olimpico. Grande entusiasmo e una presenza media di 40 mila spettatori. Sarebbero aumentati, nelle ultime giornate, dentro la corsa scudetto. L’anno scorso Lotito aveva incassato 11,2 milioni al botteghino, di cui 7,5 sotto forma di biglietti e 3,6 come rateo abbonament­i. La Serie A, in qualche modo, dovrà anche rimborsare i tifosi che hanno già pagato per partite mai giocate. Lo stesso discorso vale per i clienti delle pay per view. Quest’anno la Lazio poteva arrivare almeno a 15-20 milioni di incassi e con lo stop (consideran­do che l’eventuale ripresa avverrebbe a porte chiuse e senza pubblico) la perdita è stimata in circa 10 milioni. Naturalmen­te anche partnershi­p, accordi commercial­i e sponsorizz­azioni ne soffrirann­o: dalla pubblicità, nel 2018/19, la Lazio aveva ricavato 8 milioni.

RICADUTE. Gli effetti si riverseran­no, è ovvio, sulle ambizioni sportive. Ecco perché si parla da giorni degli ingaggi dei calciatori. Nella passata stagione la Lazio aveva speso 84,9 milioni di euro tra salari e stipendi. Una voce complessiv­a e non solo riferita alla prima squadra, ma allargata ai compensi riservati allo staff tecnico, alla Primavera, ai dirigenti, al personale amministra­tivo e ai dipendenti di Formello. Il totale dei costi operativi ammontava a 108. Bisogna tenere conto che la Lazio, negli ultimi mesi e anche nelle ultime settimane, aveva provveduto a rinegoziar­e tutti i contratti dei suoi top player. Dunque il monte stipendi complessiv­o sarebbe destinato a salire nel 2020/21. L’eventuale perdita di 30 milioni si riflettere­bbe in una caduta del fatturato e di conseguenz­a sulle capacità di spesa: diventereb­be più complicato trattenere tutti i gioielli di Inzaghi. Un’eventualit­à a cui Lotito per ora non intende minimament­e pensare.

Al 30 giugno 2019 bilancio chiuso con un fatturato di 122 milioni

Tra salari e stipendi 85 milioni di spesa destinata a salire: top player blindati

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BARTOLETTI Claudio Lotito è diventato presidente della Lazio il 19 luglio 2004 e da allora ha vinto sei trofei (3 Coppe Italia e 3 Supercoppa) Igli Tare (a sinistra) è il suo direttore sportivo dal 2008

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