Ferran Torres, Paratici in pressing
TORINO - Sulle ali di Ferran Torres. La Juve pensa al futuro del tridente offensivo e osserva con grande attenzione l’esterno del Valencia che piace a mezza Europa. L’ultima istantanea del gioiello spagnolo è il pallonetto con cui ha firmato il momentaneo 3-2 per la sua squadra nella sfida di ritorno degli ottavi di Champions contro l’Atalanta, poi vinta dalla Dea, una gara in cui aveva pennellato pure il cross per il gol di testa di Gameiro del 2-2. Ma non è da ora che il ragazzo si fa notare, visto che il club bianconero lo ha notato già tre anni fa al Mondiale Under 17 in India. Con le Nazionali giovanili della Spagna, Torres ha vinto gli Europei Under 17 e Under 19. Ora è un punto fermo del Valencia, di cui è un prodotto della cantera. In questa stagione, prima dello stop, ha totalizzato 35 presenze per complessivi
CHE TALENTO. Perché piace così tanto? Il talento è purissimo: Ferran ha entusiasmato gli osservatori, non soltanto juventini, per la sua straordinaria velocità, per la sua progressione palla al piede, che gli permette di volare sulla fascia destra, sua casa da sempre. A tutto ciò aggiunge anche una fisicità non secondaria (è alto 184 centimetri) che lo rende pericoloso pure nel gioco aereo e un buon fiuto del gol. In stagione ha già realizzato per realizzare comunque un profitto. A meno che si arrivi al rinnovo in cui, chissà, la clausola potrebbe anche essere incrementata; prolungamento che potrebbe dare maggior potere alla società spagnola in una eventuale trattativa.
PERCHÈ SÌ. La Juve, per il momento, osserva, decisamente interessata. Anche perché Torres potrebbe rappresentare un altro tassello del rinnovamento generazionale che la dirigenza ha in animo e ha già iniziato con Kulusevski. Lo spagnolo potrebbe essere l’alternativa a Chiesa e rappresentare il futuro dopo un possibile sacrificio sul mercato di Douglas Costa e/o di Bernardeschi. La storia è ancora tutta da scrivere.
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