Boga vera ala Jovic sogno Real Loren ha fascino
Petagna già preso. Giuntoli segue anche Azmoun dello Zenit
NAPOLI - Uno è arrivato (virtualmente, s’intende): ed è Andrea Petagna. Avrà venticinque anni, quando atterrerà a Castel Volturno, e porterà con sé la sua fisicità, gli undici gol della stagione in corso, i diciassette di quella precedente, tutto ciò che ha imparato nel tempo. Poi bisognerà procedere guardando altrove, un po’ in Italia, un po’ all’estero: ma il giro di perlustrazione è cominciato e Jeremy Boga, ventitré anni, ivoriano nato a Marsiglia, è quello che stuzzica maggiormente. Si esprime a sinistra, per chiudere con il destro, ma in una squadra che vuole essere protagonista, il «gioco delle coppie» deve essere composto da giocatori carichi di talento e Boga ha quel che basta per sedurre il Napoli, che ha avuto modo di parlarne, in passato, con il Sassuolo, giusto per capire, e che lo farà ancora, se e quando sarà possibile, consapevole delle difficoltà da affrontare e strategicamente pronto ad evitare aste dispersione (economicamente). Boga comanda la lista degli attaccanti, pur avendo caratteristiche particolari: la riflessione, la più ampia, è sua eventuale consistenza a destra, dove al fianco di Politano andrà sistemato un giocatore che sia in grado di raccogliere la pesante eredità di Callejon. Ma c’è dell’altro, in questo macrocosmo: c’è Luca Jovic, a Madrid, che non è un uomo felice. Sperava di esserlo nel momento in cui è arrivato al Real, poi ha scoperto cosa significhi giocare in un club del genere, con pressioni che soffocano, e si è dovuto arrendere alle scelte di Zidane: le statistiche ingannano, perché le ventiquattro presenze concesse al bomber serbo equivalgono miseramente a 770 minuti complessivi, meno di nove partite insomma. E per lui due gol. Ma Jovic è costato sessanta milioni di euro e nessuno, neanche il Real Madrid, è disposto a rimetterci: si vedrà come cambierà il calcio, cosa succederà quando si potrà riprendere, e il Napoli, in quel momento, ripartirà per la Germania, per seguire Mateta, che al Mainz ha dovuto fronteggiare un infortunio ma adesso sta meglio. In Spagna c’è sempre abbondanza e Loren Moron al Betis ha offerto dimostrazione di sé: undici gol in 1718 minuti non sono poi così pochi. Altrimenti ci sarebbe una pista insolita, porta a San Pietroburgo, dove si è fatto notare un iraniano, Sardar Azmoun. Non è una scommessa, non è consentito visto ciò che comporta l’acquisto di un centravanti: è una tentazione, che è nata a gennaio ed è poi stata lasciata lì, in attesa di capire come andrà disegnato il nuovo attacco.