Addio di Callejon Dilemma Milik Enigma Lozano
Spazi più ristretti per Llorente Younes può restare in extremis
- C’è chi saluterà, magari con le lacrime agli occhi o nell’anima, e chi andrà via, portandosi appresso il peso d’un rimpianto, piccolo o grande che sia, perché avrebbe sperato accadesse altro. C’è chi nel suo piccolo ha fatto la Storia e chi invece ha riempito una notte, e in che modo, che comunque rimarrà lì, a riempire i ricordi. C’è chi non ha fatto neanche in tempo a dimostrare cosa si nasconda dentro di sé, per svariati motivi. E comunque c’è un Napoli che sta per partire, salutando, o che potrebbe farlo e non sa se ciò accadrà, perché non sempre si è padroni del proprio destino. Però vallo a trovare, adesso, un altro José Maria Callejon, uno ch’è costato otto milioni e ottocento mila euro e che, volendo ragionare aridamente, è stato ammortizzato, altroché: esisterà, ovvio che sì, in qualche fascia sperduta, ma mica semplice scovarlo. Callejon è stato una enciclopedia del calcio moderno, ha fatto tutto quel che gli è stato chiesto, gli è mancato d’essere centrale difensivo e portiere, e poi ha anche segnato. E dietro (quasi) ad ogni gol, c’è stato il marchio di fabbrica: made in Callejon (con lancio di Insigne). Ora che ha trentatré anni e va in scadenza, l’aspettano a Valencia ma anche a Siviglia, e la diaspora comincerà da lui. E poi potrà salutare anche Arkadiusz Milik, che di fortuna ne ha avuta pochissima: ci ha rimesso due crociati, eppure ha dimostrato, soprattutto quando ancora era integro e forte, cosa contenesse il suo patrimonio tecnico. Il suo contratto si esaurirà nel giugno del 2021, non è il caso - per il Napoli - di rischiare di perderlo a parametro zero; né il polacco ambisce a starsene all’ombra di Mertens, titolare a prescindere nel momento in cui prolungherà. Poi ci sarà da ragionare, eccome: Hirving Lozano è una lingotto d’oro da cinquanta milioni di euro e non c’è al mondo un club che in un anno voglia essere costretto a minusvalenze. E Fernando Llorente, invece, che è arrivato da svincolato e con un biennale, avendo intuito che gli spazi andranno sempre più a restringersi, inseguirà un’area di rigosulla re che lo alimenti. Ma c’è anche Younes, pure lui acquistato senza far male al bilancio, dopo essere andato in scadenza con l’Ajax: si è fatto male ma prima di arrivare, si è fatto del male dopo, perdendosi in se stesso, ma ha piedi e guizzi e forse fa ancora in tempo a recuperare. Dipenderà soprattutto da lui.