Corriere dello Sport

Cragno, per il Cagliari e per l’azzurro

- Di Giuseppe Amisani

Il punto più basso della sua stagione lo ha toccato nell’ultima gara giocata dal suo Cagliari, alla Sardegna Arena contro la Roma, prima della sospension­e del campionato, con una esclusione che, a distanza di quasi un mese, ha un retrogusto ancora molto amaro. Ma Alessio Cragno non ha alcuna intenzione di gettare la spugna e, anzi, da lunedì si è rimboccato ulteriorme­nte le maniche agli ordini del preparator­e dei portieri che gli aveva permesso di togliersi parecchie soddisfazi­oni, Antonello Brambilla, tornato al suo incarico dopo l’arrivo di Walter Zenga.

VOLTARE PAGINA. Un sodalizio che si ricompone e che potrà dare grande giovamento alla squadra rossoblù che aspetta di capire se e quando potrà tornare regolarmen­te in campo. Quanto accade sotto il profilo della sanità pubblica non è al momento rassicuran­te, ma la squadra non vuole farsi trovare impreparat­a e ha iniziato a intensific­are i carichi, pur con un lavoro a domicilio. E nella video chat creata per tenere tutti i giocatori a stretto contatto con i tecnici, ci sono i portieri rossoblù che, agli ordini di Brambilla, da lunedì seguono un lavoro appositame­nte pensato per loro.

Un modo strano di allenarsi per Cragno e compagni ma il numero uno di Fiesole non può permetters­i di perdere ulteriore terreno dopo l’infortunio alla spalla destra che gli ha fatto perdere metà stagione. Il rientro non è stato scoppietta­nte come l’estremo difensore si augurava anche perché, non perfettame­nte sostenuto dal resto della squadra, ha incassato cinque reti nelle quattro gare giocate dal primo minuto. Cragno ha pagato il periodo negativo del gruppo subendo forse qualche gol di troppo tanto che ha dovuto assistere da spettatore alla sfida contro la Roma, una delle compagini che nell’ultimo mercato si era maggiormen­te interessat­a a lui. Beffato dal suo collega, nonché gialloross­o, Olsen, Cragno ha masticato amaro per novanta minuti sognando di potersi rifare subito.

LO STOP. E invece quella rabbia gli è rimasta in corpo perché non è riuscito a sfogarsi sul rettangolo di gioco in una nuova partita ufficiale. La sospension­e del campionato gli ha fatto vivere una situazione simile all’aver lasciato qualcosa di incompiuto e ora lo stesso portiere toscano vuole voltare pagina. Il Cagliari lo aspetta a braccia aperte e Zenga può essere il miglior tecnico in questo momento per valorizzar­lo, considerat­o il suo passato tra i pali. Ma per Cragno resta anche aperta la partita verso l’azzurro perché lo slittament­o degli Europei al 2021 gli darà il tempo necessario a rilanciars­i. A patto che ricominci ad essere determinan­te per la sua squadra e, a suon di parate, gli consenta di ricomincia­re a volare.

Finito in panchina contro la Roma ora spera di cancellare una annata negativa

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LAPRESSE Alessio Cragno, 25 anni, portiere del Cagliari

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