E il ritiro di Moena sub iudice: tutto sarà rimodulato
Ipotesi e congetture sul ritiro estivo farebbero quasi sorridere se non fosse per la preoccupante attualità che affossa sul nascere qualsiasi velleità di leggerezza, ma tra i giusti adempimenti di un club di calcio c'è anche quello di mettere ogni cosa al posto giusto programmando le varie scadenze con largo anticipo. Sebbene non si sappia ancora se è quando la stagione ripartirà, la Fiorentina tra i vari canali aperti per monitorare tutte le situazioni, ne ha uno ovviamente anche con Moena e la Val di Fassa in vista del nuovo appuntamento per questo 2020, confermato e rilanciato lo scorso agosto una volta risolti i problemi scaturiti dalla decisione di far effettuare una tournée americana alla squadra di Montella a metà proprio del soggiorno in Trentino. Ciò che non era più in discussione da allora, è stato invece rimesso in bilico dai fatti di queste settimane, se non nei modi certamente nei tempi: l'estate della Fiorentina andrà rimodulata. Andranno trovati nuovi spazi e nuove date. Sarà necessario individuare basi di partenza differenti e inedite dopo aver compiuto un complicato gioco di incastri. E tutto dipende da come e quando finirà l'emergenza sanitaria, però intanto il direttore generale Barone e i responsabili della società viola con gli amministratori di Moena proseguono nei loro contatti per trovare una soluzione non appena sarà possibile. E che - purtroppo - salvo provvedimenti drastici, si sa già non riguarderà i primi 15-20 giorni di luglio secondo tradizione.