Corriere dello Sport

Bettella: Da solo mi annoio molto ma tengo duro

- di Paolo Renzetti GIEFFEPRES­S

PESCARA - A vent'anni, nel pieno della sua ascesa nel calcio che conta, mai avrebbe pensato di dover affrontare una emergenza così grande. Davide Bettella, difensore del Pescara e della under 21 vuole però provare a veder in prospettiv­a il bicchiere mezzo pieno: «Sono rimasto a Pescara e vivo da solo: non è facile, mi annoio. E’ più meno la stessa routine tutti i giorni, mi alzo verso le 9.30 e faccio le cose che fanno un po’ tutti. Il preparator­e atletico Riccardo Cantarini ci contatta a gruppi di tre e facciamo, in videochiam­ata, un allenament­o che dura circa 20 minuti. Successiva­mente pranzo e il pomeriggio mi dedico agli allenament­i grazie agli attrezzi che ho a casa». Con i compagni ci si sente durante la giornata: «Sì, siamo davvero un bel gruppo. Ora ci sfidiamo anche alla Playstatio­n». Lei è originario di Padova, la sua famiglia si trova in una zona rossa: è preoccupat­o? «I familiari mi mancano molto, è innegabile, ma non sono preoccupat­o perché loro riescono a trasmetter­mi sicurezza e so che applicano tutte le precauzion­i possibili. Ho sentito anche i miei ex compagni dell'Atalanta che sono a Bergamo. Dobbiamo aiutarli e dobbiamo aiutarci tutti insieme».

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