LUKAKU A BRUXELLES STUDIA DA MISTER
Molti nerazzurri hanno lasciato l’Italia: al rientro li aspetta la quarantena Il belga segue on line un corso per la licenza Uefa. E Moses si sta allenando a Londra
Ricongiunto ai propri familiari, quello che desiderava. Cercando di superare l'anomalia di questi giorni, anche se l'immediato è un ulteriore quarantena stavolta in Belgio. Romelu Lukaku ha potuto riabbracciare il figlio Romeo, è tornato in patria – da ieri anche nel paese belga è obbligatorio l'auto-isolamento per chi atterra a Bruxelles, comprese le persone che vanno a prendere qualcuno all'aeroporto – mantenendosi in contatto quotidiano con l'Inter. E con un'idea sullo sfondo, una finestra sul futuro anche più lontano: Lukaku sta seguendo un corso online per ottenere la licenza Uefa da allenatore assieme ai compagni di nazionale Witsel e De Bruyne. Non è mai troppo presto, anche a 27 anni. Romelu si è fatto coinvolgere, anche per trovare un diversivo in questi giorni divisi tra allenamenti domestici e molto tempo da trascorrere in famiglia.
QUARANTENA ALLUNGATA. Il tutto, in attesa di una certezza sul giorno (o perlomeno sul periodo...) di ripresa degli allenamenti ad Appiano Gentile. Altre due settimane di “clausura” attenderanno poi i giocatori che rientrano in Italia: più di metà degli stranieri dell'Inter ha fatto i bagagli. Se chi è andato all'estero tornasse al termine delle due settimane perderebbe poco o nulla, qualora si andasse verso l'okay agli allenamenti in tempi brevi. Un mese complessivo di quarantena – oltre alla fase già ultimata a Milano domenica scorsa – dopo che erano scaduti i tempi tecnici di isolamento, ovvero le settimane da Juventus-Inter. Il lavoro individuale di Victor Moses è certificato dalle immagini: Instagram diventa il modo più diretto per comunicare col mondo. Specie nel momento in cui siamo tutti tristemente uniti mentre imperversa la pandemia. L'esterno nigeriano – arrivato all'Inter in prestito dal Chelsea – si allena a Londra, tra cyclette e tapis roulant. «Spero che stiate tutti bene in questi momenti difficili. Io mi sto allenando più duramente che posso a casa. Restate dentro, restate al sicuro», ha scritto Moses sui social. L'Inter ha autorizzato la partenza ai giocatori stranieri, in sette hanno lasciato Milano. Oltre a Lukaku e Moses anche Brozovic, Handanovic, Young, Eriksen e Godin. Un cospicuo gruppo che ha sentito l'esigenza di raggiungere i propri cari in giro per il mondo.
NESSUN SINTOMO. Come nel caso di Marcelo Brozovic, che aveva una motivazione doppia per fiondarsi a Zagabria. Il terremoto di domenica scorsa – il sisma più forte che ha colpito il paese negli ultimi 140 anni, con magnitudo 5.4 – ha devastato la capitale croata: lo stesso centrocampista ha poi documentato le immagini del disastro tramite Instagram. Logico dedurre che eventuali altri giocatori intenzionati a partire dovranno farlo in queste ore. A tutti, anche quelli che non hanno lasciato Milano, è stato recapitato un programma da seguire durante questi giorni. Nessuno dei tesserati ha manifestato sintomi, come confermava ieri sera il club nerazzurro: per questo non sono stati eseguiti i tamponi. Gli allenamenti singoli proseguono anche per chi è rimasto alla base: Sanchez, ad esempio, lavora all'aperto e col pallone postando video in rete. Ad Appiano Gentile la ripresa sarà codue mune quando tutto potrà avvenire in condizioni di sicurezza. Facendo la conta degli altri stranieri che non si sono mossi troviamo Skriniar, De Vrij, Vecino, Lautaro Martinez, Asamoah e Borja Valero.
MOBILITAZIONE. Si è conclusa con grandi risultati, intanto, anche la campagna globale di crowdfunding dell'Inter nella lotta al Coronavirus, e a sostegno della ricerca per lo sviluppo di un vaccino: il totale raccolto, anche per merito dei tifosi che si sono mobilitati, ammonta a 658mila euro. Il ricavato sarà devoluto al Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell'ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento per le patologie infettive e le emergenze epidemiologiche.
I due si aggiungono a Godin, Handanovic Eriksen, Brozovic e Young, già all’estero @victormoses «Spero che stiate tutti bene in questi momenti difficili. Io mi sto allenando più duramente che posso a casa. Restate dentro, restate al sicuro»
Ecco l’augurio che ha fatto Victor Moses, 29 anni, attraverso il suo profilo Instagram, mentre si allena: cyclette e tapis roulant per il nigeriano con cittadinanza inglese