«PALLOTTA-ROMA SERVE CONTINUITÀ»
Cosa deve fare Pallotta aspettando Friedkin? Quali sono gli interventi più importanti sul mercato? Quali sono i giocatori da tenere a ogni costo?
C’è voglia di Roma e di vero calcio. Di normalità, di vigilie tese, di “Grazie Roma” cantati all’Olimpico e non soltanto sui balconi di casa; di abbracci con lo sconosciuto del seggiolino accanto, di «mister, cambialo!» urlati dalla tribuna e persino di Var e rigori. Adesso che tutte le emozioni sono in quarantena... mancano persino le polemiche. Il mondo intero sta vivendo alla giornata, augurandosi che il futuro sia meno preoccupante del presente. Ma i club iniziano a programmare l’anno che verrà. In casa Roma l’arrivo di Friedkin ovviamente sposterebbe tutto. Ora l’affare è in stand by per la crisi sanitaria del Coronavirus, ma a breve tra l’Eur e Trigoria andranno fatte comunque delle scelte per allestire una squadra competitiva. Oggi è difficile stabilire se a giugno sarà ancora l’attuale presidente Pallotta a dettare la linea, oppure se il nuovo proprietario farà in tempo a insediarsi per avviare la rivoluzione. Nella mente del popolo giallorosso sorgono una serie di interrogativi che noi abbiamo inoltrato a una platea autorevole di intervistati, tutti ex calciatori molto amati. Tre domande per tre risposte.
Giuseppe Giannini
1) «Se fossi Pallotta, aspetterei. Tergiverserei in attesa del passo decisivo di Friedkin. Non è però un momento facile per le previsioni, bisognerebbe capire a che punto sia davvero arrivata la trattativa». 2) «Va rinforzato il reparto difensivo. Ci vuole un terzo centrale forte, per esperienza e fisico, da affiancare a Smalling e Mancini. E poi prenderei un terzino destro, perché mi pare di aver capito che Florenzi non tornerà alla Roma. Zappacosta può essere una soluzione, se è conveniente sul piano economico. Davanti se torna Schick siamo a posto, penso». 3) «Ovviamente bisogna difendere Zaniolo e Pellegrini, che sono i talenti più giovani. Ma poi insisto su Smalling, che è il leader della difesa. Per il resto, non toccherei la spina dorsale della squadra. Il portiere è bravo, tra i primi 3-4 della Serie A. Quindi Pau Lopez ok. E ovviamente Dzeko».
RIZZITELLI «Pallotta gestisca come se dovesse restare per sempre Poi le pedine giuste per Fonseca» Così Ruggero Rizzitelli, 52 anni, alla Roma dal 1988 al 1994
Francesco Graziani
1) «Nell’era Pallotta la Roma è stata quasi sempre tra le prime quattro. Non si è vinto nulla e questo stride un po’ con le potenzialità delle squadre che venivano allestite. Ora si è fermato il mondo, altrimenti avremmo già avuto Friedkin al timone, ma Pallotta in questi mesi dovrà garantire la continuità aziendale facendo investimenti sul mercato».
2) «La soluzione è prendere almeno un giocatore per reparto. In difesa anche due, se Kolarov andrà via. Uno come Castrovilli è ideale per il centrocampo di Fonseca, un’alternativa può essere Bonaventura che potrebbe liberarsi dal Milan. In attacco servono altri due attaccanti da affiancare a Dzeko. Una grande squadra ne deve avere tre e la Roma non ha alternative al bosniaco. Kalinic ha deluso le attese, io prenderei Kean. Un gran bel talento».
Giovanni Cervone
1) «Se il valore della rosa cresce, Pallotta potrà vendere anche a un prezzo maggiore. Quindi, finché fa
GRAZIANI «Jim deve dare certezze alla società Smalling il vero intoccabile» Così Ciccio Graziani, oggi 67 anni, alla Roma dal 1983 al 1986
il presidente della Roma, mi aspetto che allestisca una squadra come si deve. Un bel mercato forse riscatterebbe la sua immagine agli occhi dei tifosi, delusi da troppe promesse non mantenute».
2) «La priorità è trovare un terzino destro di affidamento. Alla Roma manca da troppi anni. Poi serve un attaccante, e se mi chiedete un nome faccio quello di Kean, e un difensore. Il top in difesa è Koulibaly, ma costa troppo. Un colpo alla Castan o alla Benatia andrebbe bene. Mi aspetto un’intuizione stile Sabatini, per intenderci».
3) «Se vuoi crescere non puoi non ripartire da Smalling, Diawara, Zaniolo, Mkhitaryan e Dzeko. Le offerte per questi arriveranno, per i giovani soprattutto, ma bisogna tapparsi le orecchie e farli restare. La base è solida, con 3-4 innesti Fonseca può puntare in alto».
Francesco Moriero
1) «Nell’attesa che arrivi Friedkin, mi auguro che Pallotta torni a Roma per stare vicino alla squadra e alla società. La proprietà lontana non fa bene ai giocatori, ai dirigenti e al pubblico. Se in estate sarà ancora lui il presidente, dovrà rinforzare la squadra. La Roma, per storia, deve sempre iniziare le stagioni con l’obiettivo di vincere qualcosa».
2) «Conosco il ds Petrachi, è un amico. A lui piacciono i giovani che hanno gamba e sanno giocare all’attacco come vuole Fonseca. Spero resti alla Roma e sono certo che sta già lavorando per il mercato estivo».
3) «Beh, se non si riparte da Smalling di che parliamo? L’inglese è diventato un leader fondamentale come Dzeko. Poi, secondo me, bisogna avere la forza di trattenere Zaniolo, Ünder e Kluivert. In giro vedo pochi esterni così forti alla loro età».
Ruggiero Rizzitelli
1) «Finché la proprietà non cambia, io sono il padrone. Quindi a Pallotta consiglio di non ragionare con i se e con i ma. Gestisca la Roma come se dovesse restare sua per sempre. E’ la cosa migliore per compiere scelte azzeccate». 2) «Partiamo da un presupposto: l’allenatore non si discute. Fonseca ha dimostrato di avere le palle per guidare la Roma. Quindi sul mercato bisogna agire seguendo anche le sue indicazioni. Ma sono convinto che la società stia aspettando le ultime partite della stagione per stabilire chi meriti di restare alla Roma e chi no. Non credo sia tutta da buttare quest’annata, ci sono stati momenti in cui la squadra ha dimostrato di essere all’altezza della situazione».
3) «Non ho dubbi sulla prima mossa da fare: tenere Smalling alla Roma. Il suo peso è decisivo per la difesa. Bisogna fare uno sforzo per non perderlo. Per Mkhitaryan farei invece una valutazione diversa: è un giocatore che non sta sempre bene fisicamente, quindi va acquistato a certe condizioni. Di Zaniolo e Pellegrini nemmeno parlo, sono un patrimonio della Roma che avrà tutto l’interesse a confermarli in rosa».
GIANNINI «Ora la cessione della società può aspettare Zaniolo-Pellegrini siano i pilastri» Così Giuseppe Giannini, oggi 55 anni, alla Roma dalle giovanili al 1996
CERVONE «Il presidente deve dare il massimo Gruppo solido, con 3 o 4 innesti si può fare bene» Così Giovanni Cervone, oggi 57 anni, alla Roma dal 1989 al 1997