Corriere dello Sport

«Potenza, il futuro è alle porte»

- Di Alfonso Pecoraro

«Il calcio di Serie C dovrà trovare il modo di ripartire attraverso nuovi format sostenibil­i, che rendano appetibile la partecipaz­ione di società e presidenti che, inevitabil­mente, saranno messi in ginocchio dopo questa pandemia». Salvatore Caiata, massimo dirigente del Potenza, cavalcherà la sua personale battaglia per una riforma della Lega Pro, assieme al numero uno della categoria Francesco Ghirelli, d'intesa con la stragrande maggioranz­a dei suoi colleghi. Lo fa partendo innanzitut­to dall'assunto più diretto, figlio inevitabil­e della situazione di emergenza che attanaglia il mondo: «Per l'immediato, tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa: lo Stato, la Lega Pro, le società e i calciatori».

CASSA INTEGRAZIO­NE. Ed è lo stesso dirigente potentino che annuncia: «Abbiamo iniziato l'iter per vedere riconosciu­ta la possibilit­à anche per i calciatori di Serie C di avere accesso alla cassa integrazio­ne. In questo modo, avendo loro pagato finora otto mensilità, con il contributo dello Stato arriverebb­ero quasi a parificare la cifra prevista dagli ingaggi. Noi come Potenza ci siamo mossi e abbiamo chiesto al Governo, insieme alla Lega Pro di darci ulteriori elementi chiarifica­tori». Sarebbe un primo passo per iniziare a sopperire a quella che è una perdita economica pesantissi­ma per le piccole società, che si sono viste azzerare incassi, sponsorizz­azioni e contributi.

FUTURO INCERTO. Poi, si dovrà pensare al futuro: “Il numero delle squadre inevitabil­mente si ridurrà per gli effetti di questa crisi - prevede il presidente del Potenza -. L'idea di massima è quella di creare due gironi territoria­li di Serie B e due di Serie C, riducendo il numero delle squadre partecipan­ti e rendendo al tempo stesso sostenibil­i i costi della gestione. Come? Attraverso una defiscaliz­zazione analoga a quella dei club dilettanti­stici - ha proseguito Caiata -. Ne abbiamo parlato tra noi presidenti e c'è grande unità di intenti».

PLAYOFF E PLAYOUT. Riduzione dei costi attuali, diversific­azione di quelli futuri, riforma dei campionati, è il diktat per ripartire. Ultima consideraz­ione di Caiata, estremamen­te realistica: «La speranza è quella di giocare almeno dei mini tornei di playoff e playout, ma sarà terribilme­nte difficile. Riabilitar­si in fretta ai rapporti sociali, penso in primis agli allenament­i, sarà impossibil­e e richiederà un tempo più o meno lungo, proprio come adeguare poi la parte amministra­tiva e organizzat­iva del club, a partire dai contratti e dalla modulistic­a. Il futuro è ormai dietro l’angolo».

«Oltre alla perdite bisogna ripensare a tutto l’assetto del nostro settore»

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L’imprendito­re e politico Salvatore Caiata, 49 anni, patron del Potenza

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