La Fase due: dal 3 giugno spostamenti fuori regione
Governatori al lavoro ma non c’è ancora unità De Luca: «Dal nord non si entra in Campania»
Scontro sulle distanze al bar e nei ristoranti. L’Inail: il datore risponderà solo per colpa grave. Giù i contagi, ma 242 morti
Il Consiglio dei ministri, l’incontro tra il premier Conte e i presidenti delle regioni e poi una videoconferenza solo tra governatori. È stata l’ennesima giornata frenetica per la politica, iniziata e conclusa a Palazzo Chigi tra dialoghi e tensioni. In ballo c’è il nuovo decreto che entrerà in vigore lunedì. Si è discusso delle riaperture che porteranno l’Italia nella “Fase 2 b” dopo l’approccio “soft” adottato su suggerimento del Comitato tecnico scientifico nelle prime settimane di maggio. Sul tavolo restano un paio di nodi: la flessibilità dei confini regionali (c’è chi minaccia di chiuderli e chi vorrebbe regole uniformi a livello nazionale) e le linee guida di Inail e Istituto Superiore della Sanità per la ripresa in sicurezza delle attività produttive. E proprio l’Inail ha rassicurato i datori di lavoro: la loro responsabilità in caso di nuovi sarà prevista solo per colpe gravi. Intanto altri 4.917 italiani ieri sono usciti dall’incubo: sono gli ultimi guariti del Coronavirus. Nelle ultime 24 ore il numero degli attualmente positivi è calato in tutte le regioni d’Italia.
DECRETO. È stato un Cdm-fiume, iniziato alle ore 13 e terminato in tarda serata dopo essere stato sospeso più volte. Dal 18 maggio i cittadini potranno muoversi senza limitazioni all’interno della propria regione, inclusi i trasferimenti nelle seconde case. Sì alla ripresa di tutte le attività - bar, ristoranti, ma anche spiagge - nel rispetto delle norme igienico-sanitarie che preoccupano i datori di lavoro. Ma fanno discutere le nuove distanze indicate che non sono uniformi tra le Regioni e variano da uno a due metri. Su questo capitolo lo scontro politico è già aperto. Stop alle autocertificazioni: oltre ai congiunti si potranno incontrare anche gli amici. Mascherine obbligatorie nei luoghi chiusi, ma rimane il divieto di assembramento.
DA GIUGNO. Il 1 giugno riapriranno i centri estivi per i bambini, dal 3 saranno consentiti gli spostamenti su tutto il territorio nazionale e gli arrivi dall’Unione Europea senza obbligo di quarantena. A quel punto dovrebbe essere pronta l’app per tracciare i contagi.
AUTONOMIA. Le regioni avranno la possibilità di derogare e restringere le maglie. L’accordo è arrivato sulla base di un documento unitario, annunciato dal governatore della Liguria Toti. Il campano De Luca ha detto di voler «mantenere l’impedimento a entrare in Campania da parte di chi vive nelle regioni del nord, se non per motivi di lavoro o salute». «Serve una linea comune» il pensiero del lombardo Fontana. Per il veneto Zaia «l’approccio a macchia di leopardo non è scandaloso».
BOLLETTINO. Gli attualmente positivi al Covid-19 diminuiscono ancora: ora sono 72.070, con un calo di 4.370 malati nelle ultime 24 ore. I casi totali dall’inizio dell’epidemia (incluso chi ha perso la vita e chi è guarito) sono arrivati a 223.885. Ieri la Protezione Civile ha registrato altre 242 vittime, che fanno salire il totale a 31.610. I guariti 120.205, mentre 10.792 persone restano in ospedale (giovedì erano 11.453) di cui 808 in terapia intensiva (-47).
LOMBARDIA. «Ci saranno stati 2 milioni di casi solo in Lombardia. I dati nazionali saranno il 20 o 30% di quelli reali» ha detto a Sky Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova. Nella regione più colpita (ieri +115 vittime e +299 casi totali), il 42% delle persone sottoposte ai 19.405 test sierologici sono risultate positive. A Milano è esondato il Seveso per le forti piogge: strade allagate e blackout in alcuni quartieri.
NO DECESSI. Ieri nessuna vittima di Coronavirus in Puglia, Sicilia, Umbria, Sardegna, Calabria, Molise, Basilicata e nella provincia di Bolzano.
SINDACI. I primi cittadini alzano la voce contro le regioni. «O trovate una linea comune o decidiamo noi le regole per le riaperture – ha dichiarato il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro - Potremmo riprenderci il potere di fare ordinanze».
ISTAT. Sale il costo della spesa. Lo conferma l’Istat, aggiungendo che il debito pubblico a marzo è salito a 2.431 miliardi. Aumentata la produzione nella farmaceutica (+9,9%), a picco il settore dei mezzi di trasporto (-45,7%), così come il fatturato e gli ordinativi (rispettivamente -25,8% e -26,5%).
BONUS. Garantiti ai lavoratori i bonus di aprile (600 euro) e maggio (1000 euro, solo per i collaboratori non più attivi e per le partite Iva con fatturato ridotto del 33% annuo a marzo-aprile, ma non per commercianti e artigiani). Chi l’ha già ottenuto a marzo vedrà accreditarsi il bonifico sul conto corrente senza dover fare una nuova richiesta.
ECONOMIA. Via libera del Parlamento europeo al “Recovery fund”, la risoluzione che prevede prestiti e aiuti tramite sovvenzioni. Il M5S ha votato a favore, Lega e FdI si sono astenuti. Ieri si è radunato l’Eurogruppo con i Ministri delle Finanze dell’Ue. Formalizzati alcuni passaggi, tra cui la linea di credito del Mes sulle spese mediche e i prestiti per la liquidità delle imprese finanziati dalla Banca europea degli investimenti.
TURISMO. Per sostenere il settore stanziati 2,5 miliardi. A chi sceglie di fare le vacanze in Italia sarà riconosciuto un bonus fino a un massimo di 500 euro (300 euro per famiglie di 2 persone e 150 per i single) da utilizzare dal 1 luglio al 31 dicembre. È diretto a chi ha un reddito ISEE fino a 40 mila euro e verrà erogato con queste modalità: l’80% della cifra sullo sconto in fattura e il 20% sul credito d’imposta.
MONDO. A New York il lockdown proseguirà fino al 13 giugno: si tratta dello Stato più colpito al mondo con 27.641 morti. Negli Usa i casi confermati sono arrivati a 1.426.716 sul totale di 4 milioni e mezzo in tutto il pianeta. Trump continua ad accusare la Cina e promette il vaccino entro la fine dell’anno. In Brasile positive al virus 200.000 persone; per il secondo giorno consecutivo, i nuovi contagi sono stati quasi 14.000, con 844 vittime nelle ultime ore. Il nuovo ministro della Salute Teich, in carica da un mese dopo la cacciata di Mandetta (che voleva il lockdown), si è dimesso per incompatibilità con il presidente Bolsonaro. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità in Africa potrebbero morire tra le 83 mila e le 190 mila persone in un anno.
Mentre si discute sulle diverse distanze indicate per le riaperture di ristoranti e bar, l’Inail fa sapere che il datore di lavoro “pagherà” solo per eventuale colpa grave in caso di nuovi contagi