Corriere dello Sport

Il calcio senza spettatori altri soldi che mancano

L’incasso è una parte importante ma per alcune realtà è decisiva

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Spaventa, il calcio senza spettatori. Perché sarà una novità assoluta: le gare con il vuoto attorno da eccezione sgradita stanno per diventare - si comincia oggi in Germania - necessaria­mente una regola, una consuetudi­ne con cui convivere per i prossimi mesi, almeno per tutto il 2020; una situazione che può snaturare, condiziona­re di sicuro, anche il gioco.

Spaventa soprattutt­o, in questa fase di crisi economica incipiente, perché andrà ad azzerare una delle fonti di guadagno dei club, già alle prese con i mesi di inattività, con i network che ovviamente vogliono rinegoziar­e i loro impegni, con gli stipendi dei calciatori e del personale. The Economist, settimanal­e di informazio­ne politica, si chiede appunto se il calcio, o lo sport in generale, può sopravvive­re senza spettatori. La differenza si comincerà a vivere oggi, quando il Borussia Dortmund scenderà in campo senza la spinta sonora e cromatica del suo “muro giallo”, il settore caldo dei suoi tifosi. Un problema che riguarda sicurament­e lo sport di vertice, ma non solo. La maggior parte degli sport di punta, sottolinea The Economist, può vantare tre fonti di reddito: gli incassi al botteghino durante le partite, i diritti televisivi di trasmissio­ne dell’evento, le sponsorizz­azioni.

L’assenza del pubblico azzererà anche tutti gli introiti collegati: citando l’esempio dell’Inghilterr­a, verranno meno la vendita di cibo, le scommesse da effettuare in lodo, il merchandis­ing. Ma se la Premier ricava dal botteghino il 14% dei propri introiti, secondo i dati Deloitte, i campionati più piccoli, che non hanno introiti così rilevanti da Tv e sponsor, saranno più toccati: il botteghino costituisc­e il 45% dei ricavi in Scozia ad esempio. Se non fossero in grado di tornare a giocare presto, si rileva, i cinque maggiori campionati di calcio europei rischiereb­bero di perdere 4 miliardi di euro, pari a un quarto delle loro entrate per la stagione 2017-18, secondo la società di consulenza KPMG. E può valer poco, se non a livello di immagine, ciò che si sta studiando per ovviare allo scenario delle tribune vuote, quando si tornerà in campo: spettatori di cartone (Taiwan), la silhouette dell’abbonato sul suo seggiolino (Germania), una app che da casa aziona applausi, fischi, cori allo stadio. Ma non portano soldi ed è questo il problema più grande.

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I tifosi del Borussia Dortmund prima di un match di febbraio

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