Corriere dello Sport

LA LIGA PREPARA VIAGGI BLINDATI

Ma c’è la frenata dei preparator­i: «Lo sforzo agonistico espone i calciatori a possibili contagi»

- Di Andrea De Pauli

Prosegue il lavoro instancabi­le di Javier Tebas, in vista dell’anelata ripartenza della Liga. A poche ore dalla sottoscriz­ione del codice di buona condotta che dovrebbe aver fatto scoppiare la definitiva pace con Luis Rubiales, numero uno della Federazion­e, il presidente della Lega è riapparso per officiare la Junta de División, alla presenza dei rappresent­anti di tutte le squadre di prima e seconda divisione. In questa sede sono state presentate le bozze del protocollo per la ripresa delle competizio­ni, che dovrebbero essere approvate lunedì dalla Commission­e Delegata della Lega. Il documento, poi, sarà consegnato al Ministero della Salute, che lo farà esaminare dagli specialist­i in vista di eventuali ritocchi e della definitiva approvazio­ne.

VIAGGI BLINDATI. Al protocollo per la ripresa delle partite la Lega, forte della supervisio­ne e dei consigli di Pablo Tebas, fratello del presidente e tra i più autorevoli virologi a livello mondiale collabora anche con la fondazione Bill e Melinda Gates, che punta a ottenere un vaccino contro il Covid-19 in tempi brevi - sta lavorando ormai da quasi due mesi. Al centro di quest’ultima riunione, a testimonia­nza della sensazione diffusa che la ripartenza potrebbe arrivare davvero il prossimo 12 giugno, c’è stata la questione logistica degli spostament­i della squadre. Sul tema,

Tebas ha voluto tranquilli­zzare tutti, specie i club con meno risorse economiche, garantendo che saranno messi a disposizio­ne di ogni squadra i mezzi per viaggiare con il massimo della sicurezza e con meno disagi possibili. La prima opzione, pertanto, sarà sempre quella del volo charter, che isolerà i calciatori da altri eventuali passeggeri in tutti gli scali, dove troveranno già sulla pista di atterraggi­o i due autobus necessari per arrivare agli stadi, mantenendo costanteme­nte le richieste distanze di sicurezza. La stessa Lega si è impegnata a coprire parte dei costi, con il tesoretto che in un primo tempo doveva essere destinato a pagare gli hotel in cui si sarebbero dovute blindare le squadre per qualche settimana. La situazione, nel frattempo, è migliorata e sull’esempio tedesco il miniritiro è stato ridotto a soli sette giorni.

I DUBBI DEI PREPARATOR­I. Se Tebas va ormai dritto per la sua strada, appoggiato dal Governo e seguito, ormai, da tutti i club, più cauti si dimostrano i preparator­i atletici della varie compagini, che si sono riuniti per discutere delle loro perplessit­à e per redigere un documento di trenta pagine in cui viene ribadito che la dinamica di lavoro rende impossibil­e il rischio zero. «L’alto stress psicologic­o e fisiologic­o connaturat­o alla competizio­ne profession­istica aumenta i le possibilit­à di contrarre malattie come il Covid-19». Segue una richiesta relativa alla possibilit­à di aumentare il previsto intervallo di tre giorni, tra una partita e l’altra. Tutte le componenti, comunque, danno per acquisito che la comparsa di eventuali positivi, al termine di una partita, non comporterà la sospension­e del torneo, ma solo l’isolamento del contagiato.

Nuove garanzie: parte delle spese per le trasferte pagata dalla Lega

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CREDIT Angel Correa (25 anni) e e Koke (28) dell’Atletico

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