La Nazionale soffia 110 candeline Gravina: Patrimonio degli italiani
Tutto partì da quell’Italia-Francia del 15 maggio 1910. Gli azzurri, vestiti di bianco per l’esordio, si presentarono all’Arena Civica di Milano per il primo match ufficiale. Alzarono la cresta di fronte ai galletti: 6-2, una vittoria indimenticabile. Per questo è stata ricordata ieri, nel giorno del centodecimo compleanno della Nazionale italiana: quel primo successo, festeggiato da quattromila tifosi sugli spalti, è infatti stato rievocato nella campagna della Figc per celebrare lo speciale anniversario, attraverso lo slogan “Insieme da 110 anni. Oggi come allora”.
OMAGGI. Giusto festeggiare insieme, nonostante la pandemia. Gli omaggi si svolgeranno soprattutto tramite una campagna digital sui social ufficiali, ma non appena sarà possibile la celebrazione si sposterà proprio lì, nel suggestivo impianto milanese che ospitò il battesimo, dove verrà affissa una targa commemorativa. La proposta della Figc è stata accolta con entusiasmo dal Comune, che sta ultimando i lavori di ristrutturazione e di ammodernamento dell’intero complesso.
«La Nazionale - ha dichiarato il presidente della Figc, Gabriele Gravina - è un patrimonio di tutti gli italiani. Da 110 anni rappresenta un elemento di coesione sociale e un moltiplicatore di emozioni che non ha mai smesso di appassionare, nemmeno nei momenti più difficili della storia del nostro Paese. L'auspicio è quello di rivedere presto in campo la squadra di Mancini, per continuare a scrivere nuove pagine di questo splendido racconto. Celebriamo il passato guardando con fiducia al futuro».
MANCINI. Proprio l’attuale ct ha aggiunto: «La Nazionale è il simbolo di un Paese che nei momenti di difficoltà ha sempre saputo rialzarsi, mostrando quella coesione e quello spirito collaborativo che rappresentano da sempre nostre qualità distintive».
A Sky Sport ha poi rivelato i suoi sogni: «Voglio togliermi le soddisfazioni che non mi sono riuscite da calciatore. L'Italia dell’82 è quella a cui sono più legato. Conta vincere, rimani nella storia per quello. Aspettare fino a settembre per rivederci sarà dura, spero di poter regalare ai tifosi la gioia che meritano».
Un desiderio condiviso dal ministro Vincenzo Spadafora: «Speriamo di tornare presto a festeggiare dei successi e a colorare le nostre strade dell'azzurro della Nazionale».
Mancini: È il simbolo di un Paese che sa rialzarsi con coesione e collaborazione