JUVE AL COMPLETO C’È ANCHE HIGUAIN
Il Pipita sbarcato a Torino dopo tanti dubbi, inquietudini e rumors Arrivato ieri pomeriggio con un volo privato è apparso infastidito e nervoso. Ora da protocollo lo attendono due settimane di quarantena
Il Pipita c’è. L’attesa è finita, Higuain è tornato a Torino: ora la Juve è davvero al completo. Non manca più nessuno all’appello dopo che ieri Gonzalo ha fatto ritorno dall’Argentina. Sono passati 57 giorni da quando il bomber aveva compiuto il percorso inverso in direzione Sudamerica per stare vicino alla madre ammalata. E’ stato un periodo di dubbi, inquietudini, paure, riflessioni, rumors. E proprio le condizioni di mamma Nancy lo hanno spinto a restare il più possibile in patria. Alla fine ha scelto la soluzione più logica e sensata: niente strappi clamorosi e rientro in Italia, anche se da ultimo in ordine di tempo del contingente di stranieri, per mettersi a disposizione di Maurizio Sarri per riprendere gli allenamenti e successivamente, si spera, portare a termine la stagione.
A CASA. Il bomber è sbarcato poco dopo le 16 all’aeroporto di Caselle, con un volo privato proveniente da Buenos Aires che ha fatto una tappa intermedia alle Canarie. Cappellino nero, felpa grigia e mascherina, all’aeroporto torinese Higuain è stato prelevato sotto bordo da una macchina della società che lo ha portato nella sua casa in centro a Torino, dribblando i giornalisti che lo attendevano all’uscita principale. Anche sotto l’abitazione, c’era un piccolo gruppo di cronisti in attesa e il bomber è apparso infastidito e nervoso. Ora lo attendono due settimane di quarantena, come previsto dalle normative per chi rientra dall’estero in Italia, prima di poter tornare alla Continassa per gli allenamenti, cosa che non potrà avvenire prima del 30 maggio. Il Pipita c’è e ora dovrà riprendersi la Juve, dopo quasi due mesi di assenza: sarà l’ultimo a tornare al lavoro e quindi dovrà scalare le gerarchie dell’attacco che ora vedono in pole position Dybala. Poi ci sarà da discutere con la società del futuro. Il tema è caldissimo: Gonzalo ha un contratto nel 2021 e avrebbe auspicato un rinnovo che però non è nei programmi della Continassa. Così è nata l’idea di tornare in patria, con un romantico ritorno al River Plate, dove tutto è iniziato. La prospettiva alletta il giocatore che starebbe anche vicino alla famiglia. Per realizzarla però dovrà andare incontro al club argentino, che non può permettersi ingaggi da 7 milioni. Sullo sfondo anche l’opzione Stati Uniti, con il Los Angeles Galaxy in corsa, ma l’opzione di tornare a casa è prevalente.
NUOVO BENTANCUR. Per andare a dama, però, l’affare deve incastrarsi anche con la Juve. Higuain pesa ancora 18 milioni sul bilancio della società bianconera, altra cifra problematica per il River. Così la dirigenza sta studiando un’operazione simile a quella che nel 2015 ha portato Tevez al Boca Juniors: l’opzione su alcuni talenti argentini. La Juve andrebbe così a caccia di un altro Bentancur: l’uruguaiano era uno dei gioielli entrati nella cessione dell’Apache. Ora sotto la lente ci sono altre stelline: su tutte Jorge Carrascal (trequartista, classe 1998) e Julian Alvarez (attaccante del 2000). Ma anche Martinez Quarta (difensore, ’96), Cristian Ferreira (centrocampista, ’99), Gonzalo Montiel (difensore, ’97) e Santiago Sosa (centrocampista, ’99). Tra questi nomi spunterà il nuovo Bentancur?
L’argentino fuori da quasi due mesi dovrà riconquistarsi il posto in attacco
Gonzalo è tentato da un ritorno al River Sì della Juve se potrà assicurarsi un talento