J Hotel: il fattore in più bianconero
HA TUTTO CIÒ CHE PUÒ SERVIRE A UN GRANDE CLUB
Sistema aperto, sistema chiuso. Quarantena sì, quarantena no. Protocollo da rivedere o già applicabile. Qualunque sia l'ultima versione per ricominciare, la certezza sembra essere quella che vede una Juve in ogni caso già pronta a tutto. Anche o soprattutto grazie a quel J Hotel che proprio a inizio stagione ha aperto i battenti. Il complesso della Continassa ha davvero tutto ciò che possa servire a una società di calcio, a due passi e non di più dall'Allianz Stadium, il J Medical e il J Museum. Sede e uffici, per cominciare. Poi lo Juventus Training Center, impianto sportivo completo di tutto ciò che possa servire, a partire da palestra e quattro campi. Infine dalla scorsa estate anche il J Hotel, appunto. La cui importanza è emersa a maggior ragione in questa situazione di emergenza sanitaria.
FATTORE J HOTEL. Se in tanti, dall'Inter in giù, han già fatto capire di non poter soddisfare tutte le pretese dell'ultima versione del protocollo proposto dal Comitato Tecnico Scientifico, la Juve in realtà sarebbe pronta nonostante le restrizioni. Perché il J Hotel è in effetti adeguato a rispettare tutte le richieste del caso, sotto ogni punto di vista. Un'ala della struttura è già a disposizione della prima squadra bianconera 24 ore su 24, sette giorni su sette: 35 le stanze riservate a giocatori e staff tecnico. In un contesto come quello attuale, allargare la disponibilità a tutto il personale societario che ne avrebbe bisogno (nei ragionamenti della serie A si stimano tra e 50 e le 60 persone), non sarebbe un problema essendo ferma l'attività aperta al pubblico.
LA JUVE. Non a caso la direzione del J Hotel avrebbe già richiamato al lavoro una parte del proprio personale attualmente ferma a causa della chiusura della struttura, che aumenterà da lunedì: addetti alla pulizia, camerieri, chef e via discorrendo.
Anche in questa fase infatti alcuni giocatori della Juve hanno scelto l'albergo per trascorrere la fase di isolamento. In principio erano stati Daniele Rugani, Giorgio Chiellini e in parte Federico Bernardeschi a restare al J Hotel dopo la positività del primo. Di rientro dall'estero in questi giorni circa la metà dei calciatori di rientro si trovano lì: i brasiliani Danilo, Douglas Costa e Alex Sandro, ma anche Sami Khedira e Matthjis de Ligt secondo quanto filtra anche dai social. Senza dimenticare che chi si sta già allenando alla Continassa in queste due settimane ha potuto utilizzare la propria stanza dedicata per cambiarsi e farsi la doccia. Tra tanti dubbi, rispetto alle altre, la Juve ha un'altra certezza in più.
Trentacinque stanze riservate a giocatori e staff tecnico vicino alla Continassa