Corriere dello Sport

J Hotel: il fattore in più bianconero

HA TUTTO CIÒ CHE PUÒ SERVIRE A UN GRANDE CLUB

- Di Nicola Balice

Sistema aperto, sistema chiuso. Quarantena sì, quarantena no. Protocollo da rivedere o già applicabil­e. Qualunque sia l'ultima versione per ricomincia­re, la certezza sembra essere quella che vede una Juve in ogni caso già pronta a tutto. Anche o soprattutt­o grazie a quel J Hotel che proprio a inizio stagione ha aperto i battenti. Il complesso della Continassa ha davvero tutto ciò che possa servire a una società di calcio, a due passi e non di più dall'Allianz Stadium, il J Medical e il J Museum. Sede e uffici, per cominciare. Poi lo Juventus Training Center, impianto sportivo completo di tutto ciò che possa servire, a partire da palestra e quattro campi. Infine dalla scorsa estate anche il J Hotel, appunto. La cui importanza è emersa a maggior ragione in questa situazione di emergenza sanitaria.

FATTORE J HOTEL. Se in tanti, dall'Inter in giù, han già fatto capire di non poter soddisfare tutte le pretese dell'ultima versione del protocollo proposto dal Comitato Tecnico Scientific­o, la Juve in realtà sarebbe pronta nonostante le restrizion­i. Perché il J Hotel è in effetti adeguato a rispettare tutte le richieste del caso, sotto ogni punto di vista. Un'ala della struttura è già a disposizio­ne della prima squadra bianconera 24 ore su 24, sette giorni su sette: 35 le stanze riservate a giocatori e staff tecnico. In un contesto come quello attuale, allargare la disponibil­ità a tutto il personale societario che ne avrebbe bisogno (nei ragionamen­ti della serie A si stimano tra e 50 e le 60 persone), non sarebbe un problema essendo ferma l'attività aperta al pubblico.

LA JUVE. Non a caso la direzione del J Hotel avrebbe già richiamato al lavoro una parte del proprio personale attualment­e ferma a causa della chiusura della struttura, che aumenterà da lunedì: addetti alla pulizia, camerieri, chef e via discorrend­o.

Anche in questa fase infatti alcuni giocatori della Juve hanno scelto l'albergo per trascorrer­e la fase di isolamento. In principio erano stati Daniele Rugani, Giorgio Chiellini e in parte Federico Bernardesc­hi a restare al J Hotel dopo la positività del primo. Di rientro dall'estero in questi giorni circa la metà dei calciatori di rientro si trovano lì: i brasiliani Danilo, Douglas Costa e Alex Sandro, ma anche Sami Khedira e Matthjis de Ligt secondo quanto filtra anche dai social. Senza dimenticar­e che chi si sta già allenando alla Continassa in queste due settimane ha potuto utilizzare la propria stanza dedicata per cambiarsi e farsi la doccia. Tra tanti dubbi, rispetto alle altre, la Juve ha un'altra certezza in più.

Trentacinq­ue stanze riservate a giocatori e staff tecnico vicino alla Continassa

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GETTY L’esterno del Jhotel, ritiro della squadra bianconera di Sarri

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