Leiva: «La vera sfida è con noi stessi, non con la Juve»
IL BRASILIANO SI E’ OPERATO AL GINOCCHIO ALL’INIZIO DI APRILE
Conta i minuti, non vede l'ora di ricominciare a tempo pieno. Lucas Leiva ieri ha osservato i compagni, mentre loro svolgevano esercitazioni individuali con il pallone, lui si è limitato a una corsa con accelerazioni lungo le linee laterali. Il richiamo del campo però è stato troppo forte e i progressi del suo lavoro di riabilitazione dopo l'intervento sono evidenti. Ecco allora che una volta terminata la seduta, anche lui ha cominciato a riprendere confidenza con la sfera (come successo pure nei giorni precedenti) negli stessi esercizi, sotto l'occhio vigile del ds Tare. Il brasiliano lo ha fatto in modo leggermente più blando rispetto al resto della squadra, è normale. Ma sono comunque delle ottime indicazioni in vista della possibile ripresa.
LA VERA SFIDA. Quando sarà, lui vuole esserci dall'inizio, non vorrebbe perdersi nemmeno una delle dodici "finali scudetto" che mancano alla conclusione del campionato. D'altronde la Juve capolista è lì, a un solo punto di distanza in classifica: «La vera sfida - spiega il brasiliano a terra.com - non penso sia quella con i bianconeri, ma con la Lazio stessa. Dovremo riprendere da dove eravamo rimasti, rinnovandoci e credendo che sia possibile, perché manca solo una dozzina di partite». Ha voglia di vivere il sogno, mantenendo però la leggerezza mentale che aveva contraddistinto la cavalcata biancoceleste prima della sosta forzata: «Ricordiamoci tutti che il nostro obiettivo prima di iniziare la stagione non fosse la vittoria dello scudetto, ma la qualificazione in Champions League, un traguardo che questo club non centra da molto tempo».
INTERVENTO. Così, per dare al massimo il suo contributo, Lucas
Leiva, ha scelto di togliere di mezzo quell’infiammazione cartilaginea con fastidi al menisco che lo aveva tormentato nell'ultimo periodo. E si è sottoposto a un intervento di artroscopia proprio nei primi giorni dallo scoppio della pandemia: «Non è stato semplice, ho iniziato a pensare di sottopormi a questo intervento e non ero così sicuro. Entrare nell'ospedale in quel momento (è stato visitato e trattato in clinica Paideia il 4 aprile dal dott. Ezio Adriani, ndr) era come entrare nell'occhio del ciclone, ma avevo preso tutte le precauzioni possibili». Ha calcolato ogni aspetto nei minimi dettagli e ha lavorato duramente nel corso di questo mese abbondante, rispettando il protocollo riabilitativo.
SOGNO SCUDETTO. I risultati e le risposte che sta dando il ginocchio, dimostrano che la scelta sia stata corretta: «Ho usato questo tempo per rimettere a posto il ginocchio e tutto ha funzionato alla grande. Ho dovuto correre un piccolo rischio, quello è vero. Però adesso sto godendo dei vantaggi di aver scelto il momento giusto per sottopormi all'operazione. Ho messo alle spalle i problemi». Gli manca poco per tornare a completa disposizione, vuole riuscirci in tempi stretti. Qualche giorno fa ha raccontato in un'intervista al canale ufficiale del Liverpool che il suo unico rimpianto sia quello di non aver vinto la Champions League con i Reds. Vivere a tempo pieno il sogno scudetto con la Lazio, molto probabilmente lo aiuterebbe a rendere meno intenso quel rammarico.
«Vogliamo ripartire da dove abbiamo lasciato credendo possibile il titolo»