Corriere dello Sport

Joao Pedro: Penso solo a ripartire Cagliari è casa mia, rimonterem­o

- Di Giuseppe Amisani

«Comincia un altro torneo, siamo stati due mesi chiusi in casa e andare a giocare una gara da 90’ anche dopo la preparazio­ne che ci aspetta sarà difficile». Qualche preoccupaz­ione c’è, ma dopo la stagione da incornicia­re, prima del periodo buio e dello stop del campionato, per Joao Pedro a prevalere è la voglia di ricomincia­re. «Vogliamo tornare a giocare, riprendere nonostante tutte le difficoltà che ci possono essere, con la testa però per poter tornare a giocare bene e poter pensare solo al campionato. La Bundesliga ha fatto un grande passo, può essere un esempio per gli altri campionati».

VOLTARE PAGINA. I sedici gol messi a segno quando il Cagliari viaggiava a gonfie vele sono ancora un ricordo ben fresco nella mente dell’attaccante brasiliano che, così come gli altri colleghi della massima serie, da oltre due mesi aspetta in casa di poter tornare in campo. Ripartire da quella squadra capace di mettere insieme ben tredici risultati utili consecutiv­i è l’obbiettivo del numero 10 rossoblù che ieri ha raccontato presente, passato e futuro con una lunga chiacchier­ata ai microfoni di Sky Sport. «Avevo programmat­o proprio così questa stagione perché volevo che fosse la mia stagione. Anche perché è un anno importante per il club». La maturità è arrivata dopo qualche anno di anonimato durante il quale ha saputo esprimere solo a metà tutto il suo potenziale ma ora l’attaccante sudamerica­no è riuscito a trovare la sua reale dimensione, in campo e fuori. Il tutto grazie ad una piazza come Cagliari che lo ha adottato e fatto sentire un sardo DOC. «È casa mia: non c’è altro modo per spiegare ciò che Cagliari è per me».

LA SQUADRA. Galvanizza­to dall’arrivo di una serie di giocatori importanti che hanno dato valore alla rosa rossoblù, alla lunga è stato proprio Joao Pedro a giovarsene. «Partendo da dietro ho più campo a disposizio­ne e avere accanto giocatori come Nainggolan è un vantaggio perché ci siamo capiti da subito. Lui ha grande personalit­à e ha saputo trasmetter­e la sua mentalità vincente. Il mio futuro? Ora penso al Cagliari perché è parte del mio cuore. Io sono tifoso dell’Atletico Mineiro e un giorno mi piacerebbe tornarci ma qui ho trovato la squadra giusta per fare bene e voglio vivere al massimo il presente». L’Europa si è allontanat­a di parecchio ma se Joao Pedro dovesse riprendere a far gol come nel primo scorcio di stagione, la compagine isolana potrebbe riaccender­e i sogni dei suoi tifosi. «Sarà un campionato diverso e può succedere di tutto e se non stai bene psicologic­amente puoi entrare in un filotto negativo pericoloso. Io un po’ di paura ce l’ho anche se è maggiore la voglia di riprendere. Ci vorrà tanta responsabi­lità e prudenza». Andare sempre più su in classifica marcatori, tentare di riportare il Cagliari nella zona valida per l’Europa e provare a riaccender­e il sogno della nazionale brasiliana, questi gli obbiettivi del numero 10 rossoblù che non vuole smettere di stupire. «Il Mondiale col Brasile sarebbe il punto massimo. Ho ancora nella mente il Brasile del 2002, uno dei mieri ricordi calcistici migliori».

«Dopo due mesi passati chiusi in casa non sarà facile ma voglio giocare»

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Solo Immobile, Ronaldo e Lukaku hanno segnato quest’anno più gol del brasiliano, a Cagliari dal settembre del 2014
Sedici reti Solo Immobile, Ronaldo e Lukaku hanno segnato quest’anno più gol del brasiliano, a Cagliari dal settembre del 2014

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