«Psg e Marsiglia, complotto contro il Lione»
A72 anni e con nulla da perdere, a parte la possibilità di beccarsi una querela, Gerard Houllier dice quello che pensa. Lui e Jean Michel-Aulas, il presidente di cui è diventato consulente dopo aver regnato per anni in Francia con il suo Lione, sono sulla stessa linea d’onda. Idee condivise, per molti fastidiose, per alcuni verosimili. Sta di fatto che alla tv ufficiale del club francese, escluso dalle coppe con il congelamento della classifica e il conseguente 7° posto, Houllier ha puntato il dito contro le altre due big del campionato francese: Paris Saint-Germain e Marsiglia.
COMPLOTTISTA. L’ex tecnico fa parte di quella che di questi tempi viene definita la categoria dei “complottisti”. «C’è un asse tra PSG e Marsiglia, un’alleanza fatta di accordi tra amici, un complotto, un piano per eliminare il Lione» ha detto senza mezzi termini Houllier. Accuse che nel corso dell’intervista al canale ufficiale del club sono state rivolte a piani ancor più alti: «Tutto è stato insabbiato e penso che lo Stato francese sia coinvolto. Ho seguito durante l’emergenza tutte le conferenze stampa del Presidente Macron e del primo ministro Philippe e non hanno mai parlato di sport sino a fine aprile, quando è stato detto che la Ligue 1 non sarebbe stata in grado di ripartire. Ed era la prima volta che parlavano di sport. Lo trovo un po’ strano». Fermare la Ligue 1 alla 28ª giornata, dunque, è stata secondo Houllier un’ingiustizia. «L’ho trovato davvero scorretto. Un campionato non si sospende né alla terza, né alla diciannovesima o alla 28ª giornata. Si va fino alla fine, altrimenti bisogna considerarlo nullo». Una richiesta simile che inizialmente era stata fatta proprio da Aulas, che poi ha virato su eventuali playoff per chiedere, infine, la ripresa del campionato quando ha capito che le altre grandi leghe europee si stavano riorganizzando.
SOLUZIONI. Così come il Lione, anche il Monaco è stato beffato dalla pandemia. I monegaschi hanno chiuso senza grosse recriminazioni la stagione al 9° posto, anche loro fuori dalle coppe. Nonostante ciò i giocatori, Fabregas a Keita a parte, non hanno voluto sentir parlare di riduzione dei compensi: avevano detto no alla prima proposta del club di ricevere immediatamente metà del proprio stipendio di aprile e l'altra metà al termine della prossima stagione qualora si fossero qualificati per la Champions League (un quarto in caso di approdo all'Europa League). L’accordo trovato, invece, prevede solo il ritardo del 50% del pagamento di aprile, che i giocatori riceveranno ad agosto. I calciatori a fine contratto, invece, riceveranno la seconda metà a giugno.
CAOS MARSIGLIA. C’è tumulto anche nello spogliatoio del Marsiglia, ma non per gli stipendi. La rosa non avrebbe preso bene le dimissioni del ds Zubizarreta e quelle alcuni dicono imminenti - del tecnico Villas-Boas, che a giorni potrebbe lasciare l’OM. Secondo la radio francese RTL il portiere e capitano, Steve Mandanda, si sarebbe rifiutato venerdì di posare per un servizio fotografico per la presentazione della nuova maglia. Lo “shooting” è stato rinviato di una settimana, quando probabilmente Mandanda e compagni avranno più certezze sul futuro tecnico del club.
«C’è un piano tra quelle due società per fare fuori la mia ex squadra»
«Penso che anche lo Stato sia coinvolto, ma tutto è stato insabbiato»