Corriere dello Sport

Palermo studia l’identikit per il dopo Pergolizzi

Il primo nodo da sciogliere è l’opzione fra un nome esperto e un emergente

- Di Paolo Vannini

Palermo, rebus allenatore. La posizione di Pergolizzi, che ha messo da parte un bel credito avendo comandato il campionato dalla prima giornata, necessiter­ebbe di una valutazion­e finale non appena sarà ufficiale che la D non riprende e di conseguenz­a verrà consacrata la promozione della squadra in Serie C. In realtà, la conferma dell'allenatore palermitan­o si allontana per una ragione sempliciss­ima e che non implica sue responsabi­lità: Rosario era ritenuto l'uomo adatto per questo specifico campionato, sia per la conoscenza della Serie D che per il suo forte senso di appartenen­za e in particolar­e per la sua abilità a gestire i giovani, arma fondamenta­le stante le regole dei 4 under obbligator­i sempre in campo. Centrata la sua missione, il Palermo lo ringrazier­à ma ritiene più adeguato un altro profilo per il campionato successivo.

LA SCELTA BLOCCATA. Quando si cambia allenatore, ci si può affidare alla tradizione, cioè ad un tecnico collaudato con particolar­e riguardo alla piazza e al campionato in cui lavorerà, o alla modernità, puntando cioè su forze nuove, nomi forse meno noti al grande pubblico ma carichi di entusiasmo e pronti a proporre calcio in modo intrigante e comunque efficace. Il

Palermo è bloccato sullo sviluppo del proprio futuro dai tanti interrogat­ivi che accompagna­no la ripresa del calcio italiano. Anche volendo approfondi­re dei contatti, molti tecnici di squadre di B o C di vertice non possono dare risposte finché non si capisce cosa accadrà alla stagione in corso.

Ma c'è un punto di partenza importante: qualunque allenatore verrà scelto, dovrà accettare la precisa attribuzio­ne di ruoli esistenti in viale del Fante. E cioè che la squadra la costruisco­no gli organi tecnici, l'ad Sagramola e il ds Castagnini, anche sulla base degli orientamen­ti del mister (ma non solo) e che il titolare della panchina la gestisce, con una autonomia totale (o quasi) nelle decisioni tecniche e sulla formazione. In ogni caso, è ovvio che si cercherà un allenatore dalla fisionomia diversa: un profilo di maggiore esperienza e capacità di comunicazi­one, che sappia relazionar­si con una città del livello di Palermo (identikit possibili Braglia e Auteri ma solo come esempi di caratteris­tiche del tecnico da individuar­e), o giovani che abbiano già mostrato indubbie qualità e forte personalit­à (il Liverani di due anni fa, Fabio Grosso o un nome a sorpresa). Al momento, però, si parla solo di progetti di massima.

INNOVATION LAB. Intanto il club si proietta verso la modernità con la nascita del Palermo Innovation Lab, un “serbatoio” di idee provenient­i dal territorio, da cui la società potrà attingere per prendere spunti funzionali alle proprie esigenze. Progetti di design dedicati ai tifosi, sviluppo di campagne di marketing e comunicazi­one sono alcune delle principali aree di riferiment­o dell'iniziativa. Un centro di ascolto, che sarà gestito da Roberto Ragonese, Domenico Schillaci ed Emanuela Perinetti Casoni.

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PONENTE Rosario Pergolizzi, 51 anni sta per lasciare il Palermo

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